Il 2014 è iniziato nel peggiore dei modi per l'Aeroporto dei Parchi e la XPress, la società che gestirà la struttura per i prossimi 20 anni.
Il 2 gennaio è arrivata la notizia della revoca del finanziamento regionale di 880 mila euro previsto dal bando “Lavorare in Abruzzo 3”. Soldi che sarebbero dovuti servire ad assumere 60 lavoratori abruzzesi a tempo indeterminato. Qualche giorno fa l'assessore regionale al lavoro Paolo Gatti ha annunciato che la società non vedrà il becco di un quattrino. Troppe le irregolarità riscontrate a seguito di una verifica dei requisiti necessari a ottenere il finanziamento.
Un altro colpo di scena c'è stato ieri. Come ha rivelato l'emittente televisiva LaQTv, si è saputo che la XPress ha licenziato altri 13 lavoratori dei 60 assunti appena due mesi fa, il 7 novembre 2013. Se si considera che 7 erano già stati mandati via nelle scorse settimane e altri 6 si erano dimessi spontaneamente, in totale sono 26 (poco meno della metà di quelle selezionate) le persone alle quali è già stato dato il benservito. NewsTown, peraltro, aveva raccontato le storie di tre lavoratori assunti e subito licenziati o costretti ad andarsene con motivazioni pretestuose. Uno di loro, assunto come autista, ci aveva detto anche di aver traportato sostanze radioattive senza, però, esser stato addestrato a farlo.
Ufficialmente, la causa degli ultimi 13 licenziamenti sarebbe stata il mancato superamento, da parte dei diretti interessati, del periodo di prova.
Così, infatti, si legge in una lettera firmata dall'amministratore delegato della XPress Giuseppe Musarella: “La presente per comunicare il nostro recesso dal rapporto di lavoro, a causa del mancato superamento del periodo di prova. Il recesso ha effetto immediato ai sensi dell’art. 2096 del cod. civ.”, quello che disciplina le assunzioni “in prova”.
Le cose, però, starebbero diversamente. Secondo alcune testimonianze rese in forma anonima dai lavoratori alle testate giornalistiche sopra citate, il vero motivo dei licenziamenti sarebbe stato proprio la mancata erogazione dei fondi regionali: “Quella del mancato superamento del periodo di prova è la motivazione formale ma a noi è stato detto altro” hanno raccontato ad Abruzzo Web “L’azienda ci ha spiegato che non ha più i fondi della Regione, che l’aeroporto non è partito e che non sa che cosa farci fare”.
Insomma, niente finanziamento regionale, niente assunzioni. Come spesso accade in Italia, le aziende non sono disposte a fare investimenti se il rischio imprenditoriale non è coperto o sostenuto dal danaro pubblico. La XPress aveva più volte ripetuto che quello dei Parchi sarebbe stato il primo aeroporto d'Italia a gestione totalmente privata e che non sarebbe costato alla comunità nemmeno un euro. Invece, finora gli unici soldi che si sono visti (e spesi) sono quelli pubblici.
L'aeroporto è stato inaugurato lo scorso 19 dicembre con un volo fantozziano Roma-L'Aquila (pagato, anche questo, dal Comune) ma da allora è di nuovo chiuso perché nessuna compagnia aerea ha manifestato interesse a operare su uno scalo con mille problemi di operatività e con evidenti limiti strutturali, a causa dei quali si sa già che non produrrà mai il becco di un utile.
La XPress, ad ogni modo, ha annunciato che andrà avanti comunque con il proprio lavoro e lo stesso farà il Comune dell'Aquila, che in questa faccenda sta rischiando di rimanere invischiato. Chi, finora, ci ha messo più di tutti la faccia è, ancora una volta, Massimo Cialente. Non è esagerato affermare che il sindaco si sta giocando, sull'aeroporto, un altro pezzo della propria credibilità, già traballante e messa a dura prova dalle note vicende giudiziarie scoppiate negli ultimi giorni.