I lavoratori della cooperativa Verdeaqua Smile hanno occupato questa mattina gli impianti del complesso sportivo di Santa Barbara per chiedere la "riapertura immediata della struttura", chiusa dallo scorso 10 ottobre con grave danno per le società sportive che lì operavano, per le centinaia di cittadine e cittadini che fruivano dei servizi e, soprattutto, per i lavoratori, 18 a tempo indeterminato – e tra loro 6 diversamente abili – e 14 con contratto di collaborazione sportiva che, da anni, prestavano la loro attività a servizio della collettività.
La vicenda non è nuova. Va avanti dalla metà degli anni ’90, col primo affidamento della gestione alla cooperativa Verdeaqua Smile, prorogata nel 2003 e, ancora, nel 2016 dall’amministrazione Cialente per altri 25 anni. Una decisione impugnata dalle associazioni 99 Sport L’Aquila e Junior Tennis che ne hanno contestato la legittimità chiedendo, di fatto, che la delibera fosse annullata trattandosi, in sostanza, di una nuova concessione. Così è andata, in primo e secondo grado di giudizio, col Consiglio di Stato che, l’11 ottobre scorso, ha intimato all’amministrazione di procedere con una gara ad evidenza pubblica per l’affidamento del complesso.
Tuttavia, la chiusura dell’impianto non è riconducibile alla sentenza del Consiglio di Stato bensì ad uno sversamento di cloro utilizzato per sanificare l’acqua - il giorno prima del pronunciamento dei giudici - che ha causato l’intossicazione di tre persone. E’ da quel momento che il centro sportivo è stato interdetto al pubblico.
"Questi lavoratori, dal 10 ottobre, sono in ferie forzate e senza retribuzione -ha affermato il segretario provinciale Cgil Francesco Marrelli- La Asl e l'Arta hanno già notificato al Comune una relazione tecnica in cui sono contenute alcune prescrizioni che, tuttavia, potrebbero essere superate con un'assegnazione diretta dei lavori di rifacimento, essendo questi ultimi sotto la soglia dei 40.000 euro. In altre parole -ha sottolineato Marrelli- il Comune nel giro di pochi giorni potrebbe già procedere a una manifestazione di interesse per individuare un soggetto idoneo a gestire l'impianto in assegnazione temporanea, in attesa del bando per l'assegnazione definitiva".
Per la riapertura, inoltre, gli enti chiedono di visionare le certificazioni degli interventi svolti dal Comune e dalla cooperativa fino ad oggi. "Esiste una prescrizione ASl risalente al 2008 a cui non ha fatto seguito alcun intervento. In altre parole i lavori di manutenzione dell'impianto elettrico, di ventilazione non sono stati eseguiti. -ha spiegato Marrelli- Ciò lascia supporre che le certificazioni che oggi vengono richieste dal Comune, probabilmente, non esistono. I lavoratori, inoltre, non hanno mai seguito corsi per interventi in ambienti stretti e confinati come la vasca di compenso. Riteniamo che, a fronte di questa situazione, sia il Comune a doversi far carico di questi lavori".
A preoccupare i lavoratori è anche il rischio di deterioramento dell'impianto, abbandonato da circa tre mesi. "Se la struttura resta chiusa -ha affermato ancora Marrelli- c'è il rischio, non solo di un peggioramento delle condizioni della struttura, ma anche di atti vandalici, non essendo chiaro in questo momento chi sia competente per la custodia degli impianti". Ma in questo momento la priorità "è effettuare gli interventi necessari a rendere efficiente e fruibile l'impianto, ricollocare i lavoratori e riconsegnare le strutture ai quasi duemila utenti che lo frequentavano".
"Ad oggi non abbiamo avuto alcuna comunicazione ufficiale. Continueremo la protesta -ha concluso Marrelli- fino a quando non ci verranno dati tempi certi per la riapertura e, quindi, il calendario degli interventi e la data di pubblicazione del bando relativo alla manifestazione di interesse".
A seguito del "blitz" di questa mattina, i lavoratori sono stati ricevuti dall'assessore allo sport del Comune dell'Aquila Alessandro Piccinini e dal funzionario del settore opere pubbliche impiantistica Dino Tarquini. "Ci hanno garantito che solleciteranno la cooperativa Verdeaqua Smile a produrre entro domani la documentazione richiesta" - ha riferito Marrelli- Se la cooperative, come è probabile, non riuscirà a fornire la documentazione, il Comune, ci hanno assicurato, riprenderà pieno possesso della struttura, assumendone la gestione temporanea in attesa della pubblicazione del bando per l'assegnazione definitiva".