Sabato, 01 Dicembre 2018 17:45

A un professore Univaq sono stati ritirati 26 articoli scientifici in un colpo solo

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"Irregolarità nel processo di revisione degli articoli".

E' questa la motivazione con cui Antonio Orlandi, professore di ingegneria elettrica all’Università dell’Aquila, si è visto ritirare, in un solo giorno, ben 26 pubblicazioni a sua firma.

A riferirlo è la rivista Wired, citando a sua volta Retraction Watch, il sito web che monitora e riporta tutte le ritrattazioni di articoli scientifici che avvengono nel mondo.

"Non è del tutto chiaro perché i documenti siano stati ritirati" scrive Wired "Ma, stando a quanto riporta Retraction Watch, sembra che il ritiro di questi articoli sia arrivato proprio in concomitanza al fatto che fino a poco tempo fa Orlandi era caporedattore della rivista dove erano stati pubblicati, ovvero la Transactions on Electromagnetic Compatibility dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers (Ieee), una società internazionale di scienziati professionisti che ha l’obiettivo di promuovere le scienze tecnologiche e che rappresenta anche uno dei maggiori editori scientifici del mondo".

"L’Ieee" scrive ancora Wired "ha annunciato l’intenzione di ritirare 29 articoli dalla rivista dopo aver trovato “tra il 2017 e il 2018 prove di violazione delle politiche Ieee che governavano la revisione degli articoli”. Inoltre, sempre nella stessa nota, la società ha dichiarato di aver allontanato definitivamente tre editori, che durante l’indagine sono stati identificati per aver avuto una condotta scorretta, vietando loro di pubblicare in futuro per la società".

"Un processo di revisione di alta qualità è essenziale per mantenere questo standard di qualità e integrità”, ha dichiarato nella nota Michael Forster, managing director dell’Ieee. “Per questo motivo, il Consiglio di amministrazione ha incaricato un comitato di rivedere tutte le politiche, i processi e i sistemi utilizzati dall’Ieee per la gestione delle revisioni. Pubblicherà le sue scoperte e attuerà ulteriori misure per salvaguardare e mantenere gli standard delle nostre riviste, redattori e autori”.

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