Giovedì, 13 Dicembre 2018 14:31

Mobilità e recupero degli spazi pubblici: ecco "Puro", progetto urbano per Roio

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Una serie di proposte finalizzate al miglioramento della mobilità e all'ampliamento dell'offerta dei mezzi per spostarsi, nonché al recupero e all'utilizzo funzionale degli spazi pubblici, ai fini, soprattutto, di favorire gli incontri tra la popolazione.

Sono questi gli elementi principali di "Puro", Progetto urbano per l'area di Roio, che è stato presentato stamane in Comune.

Un'indagine a tutto campo, con il coinvolgimento degli abitanti delle quattro località di Roio (Roio Poggio, Roio Piano, Colle di Roio e Santa Rufina) e di circa 3.000 studenti della facoltà di Ingegneria, che si trova a Monteluco di Roio. A un campione di queste persone sono stati proposti questionari (ne sono stati raccolti 270) e interviste, cui hanno fatto seguito delle vere e proprie "ispezioni" sui sentieri e le vie del territorio in questione.

Il progetto è stato realizzato dall'associazione "Viviamolaq", cui è stato dato il sostegno dall'amministrazione comunale - erano presenti il sindaco Pierluigi Biondi e il consigliere comuanle Stefano Palumbo, assessore nel precedente mandato quando il progetto aveva preso il via - dall'Università dell'Aquila, che ha finanziato 12 borse di studio per gli studenti che hanno lavorato all'iniziativa - è intervenuto il direttore generale dell'ateneo aquilano, Pietro Di Benedetto, in rappresentanza della rettrice Paola Inverardi - e l'Amministrazione separata dei beni di uso civico di Roio.

Viviamolaq e gli studenti autori dell'indagine hanno avuto la supervisione del direttore scientifico, l'architetto Walter Nicolino, dell'università di Ferrara. Nel corso della presentazione è stato sottolineato il valore dell'aspetto partecipativo dell'iniziativa, resa possibile grazie a incontri con residenti e studenti. "Uno degli aspetti più significativi di questa operazione è proprio il dialogo, momento essenziale per consentire alla nostra comunità di recitare un ruolo da protagonista nelle scelte da compiere – ha affermato il sindaco Pierluigi Biondi – il progetto infatti ha fatto perno su due elementi fondamentali per la collettività, la mobilità e gli spazi di incontro. Soprattutto nel primo caso, l'assessore alla Mobilità, Carla Mannetti, ha già espresso apprezzamento ai fini della predisposizione finale del Pums, il Piano urbano per la mobilità".

Tale concetto è stato ribadito dal direttore generale dell'Università dell'Aquila, Pietro Di Benedetto, che ha sottolineato come "l'Ateneo sia stato particolarmente interessato da questa iniziativa e abbia ben volentieri contribuito alla realizzazione della stessa, in virtù – ha spiegato – della presenza della facoltà di ingegneria e del complesso annesso al Santuario, sede della facoltà di Economica prima del sisma del 2009 e che, una volta ristrutturato, potrebbe essere utilizzato dall'Università per altri scopi".

Il consigliere Palumbo ha ribadito, poi, il valore del metodo di lavoro "basato – ha chiarito – sulla capacità di ascolto della comunità locale e di coloro che frequentano la zona per motivi di studio e di lavoro, metodo che ha portato alla formulazione di una serie di proposte concrete su cui potranno proficuamente lavorare le istituzioni interessate".

Il dettaglio del progetto, illustrato da Federico Sorgi di "Viviamolaq", dal professor Nicolino e da alcune studentesse che hanno lavorato alla realizzazione dello stesso, è contenuto nelle slide allegate.

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