Dal 1' gennaio centinaia di bimbi nell'area della Valle Subequana sono rimasti senza pediatra dopo il pensionamento di due dottoresse nell'area peligno - sangrina. La ASL negli ultimi giorni del 2018 ha cercato di trovare un sostituto per la sede di Castelvecchio Subequo, dove si trova il distretto sanitario, ricevendo solo dinieghi.
Per questo - nell'impossibilità di portare i propri figli da pediatri i cui ambulatori distano diverse decine di chilometri dalla residenza, in condizioni atmosferiche anche proibitive come quelle di queste ore - è partita la mobilitazione delle famiglie della Valle Subequana.
Da oggi è in corso una raccolta firme in calce ad una lettera indirizzata al direttore della Asl 1 Rinaldo Tordera, nella quale vengono spiegati i motivi della mobilitazione.
Al tempo stesso, attraverso l'avvocato del Tribunale per i diritti del Malato di Sulmona Catia Puglielli, è partita una diffida alla Asl nella quale si chiede di ampliare la dotazione organica onde garantire anche ai bambini che si trovano in zone disagiate di poter fruire agevolmente del servizio sanitario.
De Santis: "Impegno del manager Rinaldo Tordera per dare una soluzione"
"Ho avuto assicurazioni precise dal Manager, Rinaldo Tordera, per una immediata soluzione alla mancanza di pediatri nella Valle Subequana da 1 di gennaio. La preoccupazione delle famiglie è sacrosanta e la risposta deve essere celere. La Direzione della Asl provvederà subito a predisporre il piano di ridistribuzione dei bambini da assistere per consentire la presenza di almeno un pediatra in Valle Subequana. A fianco a questa indispensabile decisione, sarebbe doverosa anche una dose di disponibilità degli altri pediatri a non far prevalere l'egoismo professionale ed economico".
A scriverlo, in una nota, è il consigliere comunale dell'Aquila Lelio De Santis.