Circa 1500 persone hanno preso parte nel pomeriggio alla manifestazione indetta dal centrosinistra aquilano a sostegno del sindaco Massimo Cialente, che ha rassegnato le dimissioni sabato scorso. E' sceso in piazza tutto il centrosinistra: dirigenti, militanti e cittadini. Presenti anche tutti i massimi dirigenti abruzzesi del Pd. Tra gli altri, Luciano D'Alfonso [vedi videointervista], candidato in pectore alle prossime regionali. Il presidio, sotto il tendone montato di fronte all'Auditorium del Parco (domani invece ce ne sarà uno di segno opposto in Piazza Duomo), è iniziato con un ricordo di Rocco Pollice da parte di Massimo Casacchia, psichiatra e amico del professore scomparso l'altro ieri.
Poi, spazio alla politica, naturalmente.
"La giunta sta continuando a lavorare - afferma la vicesindaca Betty Leone riferendosi alla folla - le è stata data la rappresentanza da voi e vuole continuare ad assumersi le proprie responsabilità". L'esponente di Sel ha ribadito che la manifestazione è stata convocata "per la città e non per Massimo Cialente". In realtà, Leone è stata smentita dagli interventi successivi. Una carrellata di diverse voci provenienti da parti della società civile, che hanno testimoniato al microfono quanto sarebbe importante che Cialente ritirasse le dimissioni: il lavoratore del polo elettronico Giampaolo Biondi (che ha ricordato quanto Cialente voglia l'arrivo dell'Accord Phoenix); il giovane del Pd William Giordano; il ricercatore universitario Silvio Romano; la prima cittadina di Pizzoli Angela D'Andrea (rilevante la presenza nelle prime file del coordinatore dei comuni del cratere Emilio Nusca); Gamal Bouchaib, consigliere straniero e Marzia Buzzanca, commerciante. Tutti uniti nel chiedere a Massimo Cialente di ripensarci. E' questa la chiave della manifestazione: la piazza ha chiesto a gran voce che il sindaco ritiri le dimissioni e termini il proprio mandato.
Poi, il monologo finale dell'attesissima Stefania Pezzopane. La senatrice del Partito Democratico ha parlato per più di venti minuti, abbracciando diverse tematiche ma chiedendo più volte che Cialente ritiri le dimissioni: "Questa non è una città di ladri e corrotti - afferma - non ci faremo piegare dagli sciacalli. Il centrosinistra ha già chiesto al Sindaco il ritiro delle dimissioni, ora glielo chiediamo anche insieme a voi".
Pezzopane ne ha per tutti, in primis il governo regionale di centrodestra: "Chiodi c'ha messo le pezze al culo - evidenzia - non abbiamo bisogno di questo governo regionale. Ma abbiamo bisogno delle attenzioni della regione. Faccio un appello a tutto il centrosinistra: uniamoci e sterminiamoli". Riferimento chiaro alle prossime elezioni. Secondo un paio di quotidiani, infatti, sarebbe proprio l'esponente democrat l'avversaria principale di D'Alfonso, all'interno della coalizione di centrosinistra, per la corsa all'Emiciclo.
Infine, l'attacco a Carlo Trigilia, con una precisazione sul governo Letta: "Non siamo contro questo esecutivo - sottolinea Pezzopane - ma vogliamo un altro Ministro alla ricostruzione. Con Barca era un'altra cosa". La guerra aperta di questi giorni è tutta interna al Partito Democratico, compagine al governo del Paese e anche della città.
Il finale è una pioggia di applausi scroscianti e di cori dei manifestanti - alcuni dei quali in lacrime - che urlano "Massimo, Massimo". Legittimazione di piazza nel chiedere il ritiro delle dimissioni: era questo l'obiettivo (raggiunto) della manifestazione di oggi.