Lutto nella sanità aquilana per la scomparsa, all'età di 68 anni, a causa di un brutto male, del professor Gaspare Carta.
È stato per oltre quarant'anni direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale San Salvatore dell'Aquila, professore ordinario di Ginecologia presso l'Università degli studi dell'Aquila: aveva lasciato la professione per il brutto male che lo aveva colpito.
"Care amiche e cari amici - aveva scritto il professore sulla sua pagina Facebook il 16 ottobre scorso - per quasi 40 anni ho avuto il privilegio di svolgere una professione meravigliosa che mi ha permesso di avere con decine di migliaia di persone un rapporto bellissimo, fondato sull’affetto, la comprensione, la stima e la fiducia. Purtroppo da un anno circa sono stato colpito da una malattia più grande e forte di me che mi sta indebolendo progressivamente e mi costringe a prendere la decisione di ritirarmi anticipatamente dall’attività lavorativa sia assistenziale che accademica. Scrivo queste poche righe per informarvi di ciò ma soprattutto per esprimere la mia gratitudine a tutti, ai pazienti, alla famiglia, agli amici, ai numerosi medici, infermieri, ostetriche, studenti, colleghi e all’infinità di persone con cui ho condiviso gioie e dolori e che hanno reso, a mio modesto avviso, la mia vita degna di essere vissuta. Mi affido nelle mani del Signore che ringrazio infinitamente per tutto ciò che mi ha dato e vi abbraccio con tanto affetto. Mi mancherete".
Alla famiglia, agli amici e ai conoscenti le condoglianze sentite della redazione di NewsTown.
Le reazioni
"Apprendo con profondo dolore della scomparsa del professor Gaspare Carta", le parole del sindaco Pierluigi Biondi. "Un'eccellenza di livello internazionale, che ha fornito un contributo determinante alla crescita della sanità e dell'università nella nostra città. Ai famigliari giungano le più sentite condoglianze personali e della municipalità aquilana".
"Tristezza infinita" ha espresso la deputata Stefania Pezzopane. "La prima volta che andai da lui aspettavo mia figlia, ed avevo le apprensioni di ogni donna che sta per diventare mamma. Il suo sorriso mi conquistò e pure se doveva dirti una cosa dolorosa, sapeva come farlo. Non lasciava mai morire la speranza. Conosceva non solo il corpo delle donne, ma il nostro cuore. Gaspare era una persona speciale. Mi era stato vicino in gravidanza con le sue attenzioni e la sua meravigliosa competenza. E poi con il Progetto Afrique, assieme al suo giovane allievo Pietro Iovenitti, da Presidente della Provincia, realizzai con lui iniziative e progetti meravigliosi. Sapevo della sua malattia, lo avevo sentito da poco, a Natale, dopo la pubblicazione del suo saluto su fb. Porterò sempre con me il ricordo del suo sorriso, della sua competenza, umanità, gentilezza e signorilità. Abbraccio la famiglia e gli amici".
“In lui convivevano, in mirabile equilibrio, l’affettuosa umanità della persona e la profonda competenza del professionista”. Così il manager della Asl, Rinaldo Tordera, ricorda il prof. Gaspare Carta. “Lo conoscevo da molto tempo”, dichiara Tordera, “ma quando sono arrivato alla guida della Asl ho apprezzato ancora più a fondo lo spessore personale e professionale del prof. Carta con cui mi confrontavo quasi tutti i giorni sulle tematiche sanitarie e su quelle del suo reparto”
“Il professore, del resto, oltre ad essere una straordinaria risorsa per l’ospedale di L’Aquila e un patrimonio di esperienza per la stessa sanità della Regione, interpretava da anni, grazie al suo carisma, il ruolo di ambasciatore della Asl in Italia e fuori. Ciò era dovuto alla sua consolidata credibilità, riconosciuta durante i prestigiosi convegni che organizzava e cui partecipava anche all’estero, tra cui quello di qualche anno fa in Cina dove fu accolto con deferenza dai massimi luminari locali della disciplina. Un’autorevolezza che gli derivava dalla competenza e dalla costante disponibilità che manifestava con tutti, senza ostentare mai sussiego. Se ne va un uomo che ha dato tanto a tutti e che voglio salutare con accenti di grande commozione, esprimendo il cordoglio e la vicinanza a tutti i familiari. La nostra sanità perde oggi un gigante di bravura e di affabilità”.