Un collegamento ferroviario tra L’Aquila e Roma. Un progetto da tempo vagheggiato ma mai veramente perseguito o preso seriamente in considerazione.
A rilanciare l’idea sono stati i candidati del Partito democratico alle elezioni regionali Pierpaolo Pietrucci e Patrizia Masciovecchio. I due, in una conferenza stampa, hanno illustrato una proposta progettuale che, se realizzata, potrebbe consentire di andare dall’Aquila a Roma in treno in 70 minuti.
Il progetto consiste nella realizzazione di una bretella tra Scoppito e Rocca Sinibalda, comune in provincia di Rieti, che si riconnetterà a sua volta alla nuova linea Rieti-Passo Corese-Roma, già finanziata.
Il nuovo tratto (a doppio binario), lungo una trentina di chilometri, hanno affermato Pietrucci e Masciovecchio, costerebbe un miliardo e mezzo di euro e andrebbe a inserirsi nel più ampio quadro degli investimenti infrastrutturali che interessano l’area appenninica del Centro Italia, sia in un’ottica di rilancio e sviluppo delle zone colpite dai terremoti del 2016/17 sia, soprattutto, in previsione dei nuovo corridoi europei che sorgeranno sull’asse Est-Ovest.
“Lavoreremo perché la programmazione dell'investimento sia fatto proprio dai decisori nazionali, in particolare dal Ministero delle Infrastrutture” hanno detto Pietrucci e Masciovecchio.
“Perché il progetto risulti vincente” ha spiegato Pietrucci “occorre rilanciarlo all'interno della programmazione dei corridoi europei. Il collegamento ferroviario tra L'Aquila e Roma si può andare ad innestare su quello che attraversa il Mediterraneo da Est a Ovest, dalla città croata di Ploce a Barcellona, e in cui rientrano i porti di Ortona e Civitavecchia. Facendo fronte all'investimento citato, e utilizzando per il resto una linea ferroviaria in parte esistente e interventi già finanziati, L'Aquila sarebbe attraversata da un asse infrastrutturale di collegamento su ferro che arrivando a Civitavecchia potrebbe "servire" anche Roma”.
Per Pietrucci si tratta di realizzare "una infrastruttura a uso commerciale, quindi per la movimentazione delle merci, di cui andrebbero a usufruire anche i passeggeri. La linea ferroviaria esistente che da Pescara arriva a Roma, passando per Sulmona, Avezzano e Guidonia, ha il limite di fermarsi all'ingresso della capitale. Non arrivando al mare, risulta quindi tagliata fuori dal ragionamento e dall'inserimento nei corridoi europei”.
“E' un'opera di respiro internazionale, che rivoluzionerebbe non solo l'Abruzzo ma tutta l'Italia” hanno spiegato i due candidati del Pd “e L'Aquila e le aree interne entrerebbero su un asse commerciale fondamentale. I prossimi anni saranno determinanti, se intercettiamo questa volontà politica e vi costruiamo attorno il consenso necessario, non solo politico ma anche delle categorie economiche, avremo vinto la sfida per questo territorio e L'Aquila, che rafforzerebbe i suoi rapporti con Roma con tutto ciò che ne consegue in termini di opportunità. E' un interesse nazionale, si stanno investendo miliardi per ricostruire i borghi e occorrerà che siano attrattivi perché siano popolati. La vicinanza con Roma darebbe una spinta formidabile".