"A seguito della nostra visita alla REMS di Barete del 21 dicembre 2018, oltre ad apprezzare il positivo lavoro svolto dagli operatori, abbiamo constatato alcune criticità, tra cui in particolare la persistenza di 18 persone in lista d’attesa per inserimento in REMS, quindi con misura di sicurezza detentiva".
La denuncia è di Valentina Calderone e Stefano Cecconi dell'Osservatorio nazionale sul superamento degli Opg e delle Rems e di Loretta Del Papa e Alessandro Sirolli dell'osservatorio abruzzese, che hanno scritto all'assessore alla sanità Silvio Paolucci, al presidente vicario della Giunta Giovanni Lolli e, per conoscenza, al Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale Mauro Palma, ai direttori generali delle Asl abruzzesi, ai Direttori Dipartimenti di Salute Mentale AASSLL, oltre che al Direttore della REMS Abruzzo – Molise (Barete, AQ) Emanuela Di Giovambattista, al Presidente Corte di Appello di L’Aquila Fabrizia Ida Francabandera, al Presidente del Tribunale di Sorveglianza di L’Aquila Maria Rosaria Parruti e al Sindaco del Comune di Barete Leonardo Gattuso.
"Riteniamo opportuno - sottolineano nella missiva - ribadire che non si tratta di un indicatore che segnala la necessità di aumentare il numero di posti in REMS, quanto piuttosto di dare piena attuazione alla Legge 81/2014, che, come indica il Consiglio Superiore della Magistratura (Risoluzione del 14.4.207) 'ha innanzitutto stabilito il principio per cui il ricorso alle misure di sicurezza detentive, per il non imputabile, deve considerarsi la soluzione estrema e residuale' (analoga indicazione, come è noto, è stata ribadita dalla Delibera CSM del 24.9.20181), ed è stata ripresa da un recente Accordo tra Regione Emilia Romagna e Magistrature".
A questo proposito, l'Osservatorio ha inteso rammentare che, in occasione della prima visita di StopOPG del 27 ottobre 2016, erano presenti in REMS 13 persone, delle quali 8 in misura provvisoria e 5 in misura definitiva ed in totale, dal maggio 2016, erano stati 17 gli ingressi e 5 le dimissioni. "Si evidenziava allora come le misure alternative fossero evidentemente praticabili nella stragrande maggioranza dei casi e che quindi la situazione molto dipendesse dalla relazione tra i responsabili dei Dipartimenti di Salute Mentale, la REMS e la Magistratura che inviava in misura provvisoria di internamento, anche per reati minori. Nel dicembre 2017, risultavano occupati 19 posti su 20 disponibili e una lista di attesa di 1 persona con misura di sicurezza definitiva proveniente dalla Regione Abruzzo a cui non era stato possibile dare disponibilità per la totale occupazione dei posti letto a disposizione della Regione Abruzzo".
Al 21 dicembre 2018, tuttavia, risultano presenti 20 pazienti, di cui 10 in misura definitiva e 10 in misura provvisoria. "La lista di attesa risulta di 18 persone di cui 4 in misura di sicurezza definitiva e 14 in misura provvisoria. Pertanto ci chiediamo quali siano i motivi che hanno determinato in circa 12 mesi la situazione attuale ed esprimiamo forte preoccupazione e contrarietà per il preoccupante orientamento della Regione Abruzzo ad accogliere le richieste di Magistratura e Dipartimenti di Salute Mentale di aumento del numero di posti di ricovero in struttura sanitaria in applicazione della misura di sicurezza detentiva. Siamo disponibili a contribuire a tutte le scelte utili, da adottare nel difficile processo di chiusura e superamenti degli OPG, per una corretta applicazione della Legge 81/2014 e a questo proposito riteniamo necessario un incontro".