Giovedì, 23 Gennaio 2014 19:54

Bufera in Regione: indagati Chiodi, Pagano e 23 tra assessori e consiglieri

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Anche la Regione Abruzzo scivola nel presunto malcostume delle spese pubbliche. La Procura della Repubblica di Pescara ha infatti emesso ben 25 informazioni di garanzia, con invito a comparire, nei confronti del presidente della Giunta, Gianni Chiodi, di quello del Consiglio, Nazario Pagano e di altre 23 persone, tra assessori e consiglieri. I reati contestati sono truffa aggravata nei confronti della Regione Abruzzo, peculato e falso ideologico.

Titolari dell'inchiesta sono i sostituti procuratori Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli. Le indagini, condotte dai carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Pescara, sono iniziate un anno e mezzo fa e abbracciano il periodo compreso tra il gennaio 2009 e dicembre 2012. Stando agli accertamenti gli indagati avrebbero richiesto indebiti rimborsi per viaggi istituzionali in diverse regioni, tra cui il Lazio, la Liguria, la Lombardia, il Veneto. Alcuni di queste trasferte non sarebbero state contemplate o giustificate, in altre occasioni gli esponenti politici di centrodestra finiti sotto inchiesta si sarebbero recati in luoghi diversi da quelli indicati. Gli inquirenti hanno inoltre riscontrato diverse irregolarità nelle fatture di rimborso spese.

I documenti contabili, in particolare, sono tutti nelle mani dei magistrati che, tramite i carabinieri, li hanno acquisiti anche in copia nei vari centri dove gli amministratori si recavano per le trasferte.

Oltre ai presidenti della Regione Abruzzo Gianni Chiodi (Fi) e del Consiglio, Nazario Pagano, appena nominato coordinatore regionale di Forza Italia, risulta indagato anche il vice presidente della Regione Alfredo Castiglione, che ha la delega allo Sviluppo economico.

Nella stessa inchiesta è coinvolto anche l'ex assessore alla cultura Luigi De Fanis accusato, nell'ambito di un altro procedimento portato avanti sempre dalla Procura di Pescara per una presunta concussione nell'elargizione dei fondi per la partecipazione a convegni ed altre manifestazioni culturali. De Fanis è ristretto ai domiciliari dallo scorso 12 novembre.

Gli altri indagati sono gli assessori Gianfranco Giuliante, con delega alla Protezione civile; Paolo Gatti, lavoro Formazione e istruzione e Politiche sociali; Mauro Di Dalmazio, turismo, ambiente, energia e politiche legislative; Carlo Masci, bilancio, riforme istituzionali, enti locali, attività sportive; Mauro Febbo, agricoltura, emigrazione, interventi strutturali, economia ittica e programmazione venatoria, gestione del territorio; Federica Carpineta, personale, risorse umamne e strumentali e Politiche di genere; Angelo Di Paolo, lavori pubblici, servizio idrico integrato, difesa del suolo, gestione integrata dei bacini idrografici.

Questi, invece, i consiglieri: Franco Caramanico (Sel), Lorenzo Sospiri, capogruppo di Forza Italia, Riccardo Chiavaroli (Fi), Carlo Costantini (ex Idv oggi Mov.139), Lanfranco Venturoni (Ncd) ex assessore alla sanità, Nicola Argirò (Pdl), Giorgio De Matteis (Udc), Emilio Nasuti (Pdl), Alessandra Petri (Pdl), Antonio Prospero (Rialzati Abruzzo), Giuseppe Tagliente (Pdl), già presidente del Consiglio regionale, Luciano Terra (Udc), Nicoletta Verì (Pdl), Cesare D'Alessandro (Idv).

Ultima modifica il Venerdì, 24 Gennaio 2014 11:54

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