"Il risultato elettorale delle regionali dell'Abruzzo è stato sicuramente deludente per il Movimento 5 Stelle, che ha dimezzato il proprio consenso e non è riuscito a conquistare questa Regione italiana. Ma tutto questo non può giustificare le gravi dichiarazioni del loro mentore, Beppe Grillo, il quale durante il suo spettacolo a Bologna avrebbe chiesto ai cittadini abruzzesi di ridare indietro i 700mila euro che il Movimento 5 Stelle ha dato l'anno scorso per la Regione, con quattro ambulanze e gli spazzaneve a turbina. Come a dire: Cari abruzzesi, non ci avete votato, allora restituiteci quanto dato".
Una richiesta illogica e fuoriluogo, quella di Beppe Grillo, "che – secondo noi - non può essere catalogata sic et simpliciter come una battuta comica seppur infelice, ma che - al contrario - prefigurerebbe il reato di voto di scambio".
Per questa ragione, Assotutela ha deciso di depositare un esposto-querela alla Procura di Roma: "a nostro giudizio, infatti, sussistono tutte le premesse per l'apertura di un fascicolo".
Così, in una nota, il presidente nazionale di Assotutela, Michel Emi Maritato.
Rampelli: "Parole di Grillo sono voto di scambio"
"Le dichiarazioni di Grillo superano la comicità: chiedere indietro agli abruzzesi i 700mila euro donati dai consiglieri regionali, quattro ambulanze e gli spazzaneve a turbina fa rima con voto di scambio. Se tanto mi dà tanto…che succederà con il reddito di cittadinanza?".
E' quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.