Venerdì, 08 Marzo 2019 11:30

AMA, il piano industriale: 7mln di investimenti. E sulla fusione con Tua...

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La volontà politica è di non procedere sul percorso di fusione di Ama in Tua.

Lo ha chiarito stamane l’assessore Carla Mannetti, a margine della presentazione del piano industriale 2019/2023 della società partecipata del trasporto pubblico locale. “Apriremo un tavolo sulla contrattazione di secondo livello e, in base a ciò che emergerà, prenderemo una decisione. Abbiamo affrontato la questione con i sindacati che, sebbene spingano ancora per la fusione, hanno avuto un atteggiamento più morbido rispetto al passato”, ha spiegato Mannetti. Che ha aggiunto: “Si potrebbe riproporre un referendum tra i lavoratori, per capire se preferiscono ancora la fusione in Tua, la società unica regionale che chiuderà il bilancio col segno meno, piuttosto che una società finalmente solida, con un piano industriale sostenibile. L’ultima parola spetterà a loro: nel programma elettorale avevamo indicato la strada della fusione e, dunque, se i lavoratori decideranno in questo senso, non faremo passi indietro. A mio parere, però, la gestione del trasporto pubblico locale in capo al Comune per il tramite della società partecipata sarebbe più efficiente, rispetto al calderone regionale che, gioco forza, sarebbe determinato altrove”.

Più chiaro di così.

Non è affatto un caso che, stamane, sia stato ribadito come il piano industriale per il prossimo quinquennio - “è la prima volta che la società si dota di un piano industriale”, ha tenuto a rivendicare Mannetti – sia stato redatto “tenendo conto degli sforzi che potrà mettere in campo Ama e non di eventuali sovvenzioni che dovessero arrivare dal Comune dell’Aquila o da Regione Abruzzo”. Puntualizzazione dell’amministratore unico Gianmarco Berardi che ha parlato di “giornata storica per la società”: finalmente, “abbiamo redatto un piano industriale che guiderà la gestione dei prossimi anni indicando le linee guida da seguire affinché l’azienda possa tornare a fare utili, ad investire e ad erogare un servizio all’altezza delle aspettative degli utenti”.

A tal proposito, per i prossimi 5 anni sono previsti investimenti per circa 7 milioni di euro: “una parte dei finanziamenti verranno destinati al rifacimento del piazzale e dell’immobile sede della società – ha spiegato Bernardi - con la sostituzione della copertura in amianto dei capannoni per obblighi di legge e per installare pannelli fotovoltaici che permettano di ricaricare con energia pulita i pullman elettrici su cui si è deciso di investire. Altre risorse serviranno, invece, ad introdurre nuovi mezzi, riducendo la vita media della flotta e, così, aumentando la qualità del servizio e riducendo le spese di manutenzione”.

Un cambio di passo, così l’ha definito Carla Mannetti, “nell’ottica della riorganizzazione complessiva del trasporto pubblico locale dentro il piano urbano per la mobilità sostenibile che contiamo di approvare entro la fine di agosto”.

Ad entrare nello specifico del piano industriale è stato Augusto Equizi, che l’ha redatto materialmente. “Si tratta di un piano ambizioso – ha ribadito – improntato alla prudenza sebbene siano previsti, come spiegato, investimenti per circa 7 milioni in 5 anni: non troverete alcuna voce che non sia assolutamente certa alla data di redazione del piano stesso. Se dovessero intervenire componenti positive di ricavi e reddito, la situazione non potrà che migliorare: tuttavia, l’obiettivo è di rimettere in piedi l’azienda con le proprie forze”. Equizi ha aggiunto che, rispetto al 2017, le perdite nel 2018 si sono ridotte auspicando un ritorno al pareggio sostanziale dei conti già alla fine del 2019, “con risultati più che positivi nello sviluppo del piano fino al 2023”.

Si è lavorato in tre direzioni: la prima, “su investimenti tecnologici, strutturali ed energetico-ambientali: l’obiettivo è migliorare la percezione dell’azienda da parte dell’utenza che avrà un risvolto indiretto sui ricavi”; la seconda, “la rimodulazione di alcune componenti del costo del personale, in particolare del premio di risultato nel senso di una maggiore valorizzazione dell’individuo nell’ambito della organizzazione; la terza, “il riequilibrio degli aspetti economico-patrimoniali e finanziari, attraverso la copertura degli investimenti a medio e lungo termine con fonti di finanziamento certe, derivanti in parte dall’aumento di capitale, a valle dei risultati positivi previsti, e in parte attraverso indebitamento bancario opportunamente garantito per giungere ad un situazione sostenibile ed equilibrata nel rapporto tra fonti proprie dell’azienda e fonti di terzi”.

Tra le novità previste, l’installazione a bordo dei mezzi di emettitrici e conta passeggeri, che permetterà di tenere sotto controllo il numero di biglietti venduti e le tratte più utilizzate in particolari momenti della giornata, così da rendere il servizio più ‘smart’. Non solo. Nel piano di sviluppo urbano sostenibile, è stata sottoscritta una convenzione col GSSI per una piattaforma informatica su cultura, turismo e trasporti: ebbene, per ciò che attiene i trasporti – ha svelato Mannetti – si sta lavorando affinché possa realizzarsi finalmente una app che permetta a tutti i fruitori del servizio, in tempo reale, di consultare sullo smartphone tratte e orari dei bus.

Ultima modifica il Venerdì, 08 Marzo 2019 13:56

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