Il provvedimento porta la data del 19 marzo scorso, a firma del dirigente del Suap Domenico de Nardis.
Il Comune dell'Aquila ha revocato l'autorizzazione alla società 'Iniziative Turistiche Alberghiere srl' per la gestione della casa di riposo locata nell'ex albergo Duca degli Abruzzi, in via San Giovanni XXIII, intimando "l'immediata cessazione e la chiusura dell'attività della casa di riposo e dell'esercizio autorizzato". Dunque, entro 30 giorni dovranno essere trasferiti i 22 anziani non autosufficienti ricoverati nella struttura e, così, gli anziani autonomi che dovrebbero essere una trentina.
L'ente aveva disposto la chiusura della casa di riposo già 4 mesi fa, a seguito di una ispezione dei Nas e delle successive verifiche della Asl provinciale.
In sostanza, il Comune contesta una situazione di "globale abuso e sistematica strumentalizzazione dell'autorizzazione conseguita" stante la mancata abilitazione della struttura, non convenzionata col sistema sanitario nazionale, all'assistenza di non autosufficienti, "un comportamento illecito - si legge nel provvedimento - perché negli ultimi cinque anni recidivo e continuativo".
Qualora non si dovesse procedere nei termini indicati, si procederà "al sequestro dell’edificio in cui ha sede l’attività in questione e alla confisca delle attrezzature contenute, quali beni destinati all’attività illecita", come previsto dall’articolo 13 della legge 689 del 1981; non solo: "i contratti di ricovero eventualmente sottoscritti debbono essere considerati nulli", di conseguenza i gestori "non potranno esigere un corrispettivo contrattuale".
Avverso il provvedimento, la 'Iniziative Turistiche Alberghiere srl' potrà fare ricorso innanzi al Tar entro il termine perentorio di 60 giorni.