Messi in cassa integrazione e costretti a riunirsi in assemblea all'esterno dell'azienda.
La Fiom denuncia quanto accaduto ai lavoratori della Hi-Tech, azienda che opera nel settore spaziale con sede all'Aquila nel nucleo industriale di Pile.
"Hi-Tech rappresenta una realtà tecnologicamente avanzata e di grande importanza per il nostro territorio con circa 80 addetti" si legge in una nota del sindacato.
"Nei giorni scorsi l'azienda ha comunicato la necessità di attivare la cassa integrazione ordinaria a causa di un importante calo di commesse e di non essere nelle condizioni di poter anticipare gli importi di CIGO ai dipendenti".
"La Fiom Cgil ha quindi richiesto di poter tenere un'assemblea all'interno della Hi-Techper discutere della delicata questione con i lavoratori, preoccupati per la tenuta dei loro redditi, per il loro futuro e quello delle proprie famiglie".
"Dopo aver faticosamente fissato l’assemblea per il giorno 9 aprile 2019 e aver putroppo verificato che non era stata data la giusta evidenza ai lavoratori dell'appuntamento assembleare, ahimè la Fiom e i lavoratori si sono visti costretti a svolgere l’assemblea fuori i cancelli perché l’azienda non aveva predisposto i locali interni come previsto dalle leggi e dal contratto nazionale".
"Questo comportamento dell'azienda ha ovviamente compromesso un sereno svolgimento dell'assemblea, mettendo in difficoltà la possibilità di aggregazione e discussione tra i lavoratori".
"Tale condotta aziedale è stata innanzitutto irriguardosa nei confronti dei lavoratori, ma anche in contrasto con quanto sancito dallo Statuto dei Lavoratori".
"Che pensare del comportamento messo in campo dall'azienda?".