Venerdì, 12 Marzo 2021 23:41

Framiva-Ex Otefal, i sindacati chiedono la riconsegna dello stabilimento per il riavvio dell’attività produttiva

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"Auspichiamo la riconsegna in tempi brevi dello stabilimento al dottor Martella per poter procedere con le verifiche delle opportunità di una ripresa immediata".

A scriverlo, in una nota congiunta, sono le segreterie provinciali di Fiom Cgil Fim Cisl e Uil a proposito della vicenda della Framiva-Ex Otefal.

"Abbiamo accolto favorevolmente l’incontro promosso dal consigliere regionale Americo Di Benedetto all’Emiciclo della Regione assieme al curatore Omero Martella, per fare un quadro sulla situazione Framiva-Ex Otefal, situazione intricata e complessa riguardante il contenzioso dello stabilimento che perdura da tempo per il sito di Bazzano".

"Il giudice delegato del tribunale dell’Aquila ha in un primo momento fatto un provvedimento di rilascio esecutivo (la Framiva in sostanza deve riconsegnare lo stabilimento alla curatela ex Otefal) e poi ha fatto un provvedimento di sospensione probabilmente in attesa di conoscere l’esito dell’udienza del tribunale di Busto Arsizio riguardante la richiesta di concordato da parte della Framiva (il tribunale di B. Arsizio ha trasmesso decreto con il quale ha richiesto delle ulteriori integrazioni alla domanda di concordato da depositare entro il termine del 23 marzo)".

"Onestamente siamo preoccupati per il prolungarsi della tempistica, ricordando che il sito di Bazzano, a seguito della sentenza del tribunale dell’Aquila di riconsegna alla curatela Otefal, si slega dalla vicenda Framiva di concordato e che più passa il tempo e più lo stabilimento ed i macchinari perdono di valore e di funzionalità".

"Inoltre, ci è stata rappresentata la disponibilità di un’azienda, che già opera in affitto all’interno del sito e che aveva partecipato alla gara, di acquisire gli stabilimenti e reintegrare le maestranze, soluzione che potrebbe dare immediata continuità produttiva a garanzia dei salari e della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori e delle loro famiglie".

"Resta pertanto urgente che il tribunale dell'Aquila si pronunci a stretto giro per superare questa situazione di stallo e dar modo di attivare tutte le procedure per riavviare prima possibile lo stabilimento".

"Ricordiamo che attualmente i 60 lavoratori percepiscono la cassa integrazione straordinaria di 700/800 euro al mese fino al 24 luglio 2021, incontrando enormi difficoltà, per cui, nell’interesse comune di preservare i posti di lavoro nel nostro territorio e cercare una soluzione per le 60 famiglie prima della scadenza di luglio 2021, auspichiamo la riconsegna in tempi brevi dello stabilimento al dottor Martella per poter procedere con le verifiche delle opportunità di una ripresa immediata".

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