Giovedì, 11 Aprile 2019 15:44

Confsal: "Stabilizzazione e pagamento dei premi di produttività per i precari del Comune dell'Aquila"

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Il 31 dicembre 2020 scadranno i contratti dei lavoratori a tempo determinato assunti dal Comune dell’Aquila subito dopo il terremoto sulla base delle ordinanze e della normativa emergenziale.

Si tratta, in totale, di 48 persone (di cui 13 educatrici degli asili nido), quelle rimaste dell’infornata di 88 assunzioni fatte nel 2009.

La Confsal della provincia dell’Aquila chiede che ora questi dipendenti vengano stabilizzati e che vengano loro pagati i premi di produttività che l’amministrazione, in questi dieci anni, non ha mai versato.

Il sindacato, che qualche settimana fa aveva proposto di equiparare le retribuzioni dei dipendenti comunali a quelle dei dipendenti della presidenza del Consiglio, così come è stato fatto per i lavoratori degli uffici speciali, ha anche calcolato a quanto ammontano gli arretrati.

Considerando che i premi di produttività, per il personale pubblico di categoria C e D, i livelli in cui sono inquadrati i precari del Comune, si aggira sui 500/600 euro l’anno, inserendo nel computo anche gli interessi e le rivalutazioni si arriva a un totale di mezzo milione di euro. Non proprio pochi spiccioli, che il Comune dell’Aquila dovrebbe reperire nelle pieghe del proprio bilancio.

“A noi non interessa come saranno trovati quei soldi” afferma Fabio Frullo della Confsal “A noi interessa che i lavoratori li abbiano perché ne hanno pieno diritto, al pari di tutti gli altri dipendenti. Il comportamento che l’amministrazione ha avuto in questi anni, non versando quei premi, si chiama inadempimento contrattuale. Qualunque giudice del lavoro lo riconoscerebbe e condannerebbe il Comune a pagare”.

Riguardo la stabilizzazione, invece, la Confsal vorrebbe che la norma fosse inserita nel cosiddetto decreto Catania, più volte annunciato ma ancora in attesa di essere approvato.

“Bisogna fare in fretta” afferma sempre Frullo “perché la legge Madia, che ha stabilito il principio della riduzione del precariato nella pubblica amministrazione, ha individuato come finestra per le stabilizzazioni dei dipendenti a tempo determinato il triennio 2018-2020. Può sembrare che manchi ancora molto tempo, in realtà queste sono procedure lunghe e complicate, rispetto alle quali il 31 dicembre 2020 è praticamente dietro l’angolo. anche perché qui poi non parliamo di 10 assunzioni ma di 48 lavoratori”.

E’ sempre la legge Madia, spiega la Confsal, che fissa i paletti entro cui devono avvenire le stabilizzazioni. “I dipendenti che al 31 dicembre 2017 risultino aver lavorato almeno 3 degli ultimi 8 anni per la Pubblica amministrazione, possono essere assunti senza concorso” osserva Frullo “Gli altri devono seguire invece procedure concorsuali speciali. Il vero problema, però, sono le coperture, perché la normativa stabilisce che per la stabilizzazione a tempo indeterminato del personale, gli enti locali possano spendere il 50% dei fondi che nel 2009 erano destinati ai precari”. 

Ultima modifica il Giovedì, 11 Aprile 2019 16:09

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