Venerdì, 19 Aprile 2019 18:05

Sisma: pensione piena per gli autonomi ma solo con dichiarazione de minimis

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I commercianti, gli artigiani e i professionsti che dopo il terremoto usufruirono della sospensione delle tasse e degli oneri contributivi per il periodo aprile 2009-giugno 2010 potranno prendere la pensione piena anche se hanno goduto dell'abbattimento al 40% dei versamenti, con dilazione a 10 anni fino al 2022.

A stabilirlo è stato l'Inps, di concerto con il ministero del Lavoro.

I soggetti beneficiari della misura, tuttavia, per non perdere il diritto al contributo pieno, dovranno compilare e presentare, entro il prossimo 31 maggio, una dichiarazione per certificare di non aver superato la soglia dei 200mila euro di aiuti ricevuti (il cosiddetto de minimis riconosciuti dall'Unione europea, oltre il quale, secondo la normativa comunitaria, si deve parlare di aiuti di Stato).

L'Inps ha voluto sollecitare i lavoratori autonomi a fornire la documentazione perché una larga fetta di loro non l'ha ancora fatto.

La platea interessata, ha spiegato Vittoriana Santarelli, direttore dell'Inps della provincia dell'Aquila, è di circa 5mila persone, di cui 4754 solo nell'Aquilano. E sono ancora 3157, ha fatto sapere la dirigente, le istanze non corredate dalla dichiarazione del de minimis.

Ma perché l'ente di previdenza vuole accelerare, considerando che la dilazione prevedeva, come data ultima, quella del 2022? Perché nel frattempo è stata approvata la legge su quota 100, che varrà proprio fino al 2022, e chi è in regola con la restituzione e magari vuole ritirarsi dalla professione sfruttando l'uscita anticipata rischia di rimanere penalizzato.

La domanda può essere presentata e inviate in varie modalità. Il modulo è scaricabile QUI.

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