Martedì, 30 Aprile 2019 19:35

Ctgs, sindacati su nomina figlio Pignatelli: "Ogni scarrafone è bello a mamma sua"

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"Ogni scarrafone è bello a mamma sua" commentano, in una nota, i sindacati Filt Cgil, Uil Trasporti e Ugl a proposito della nomina del figlio dell'amministratore unico del Ctgs a direttore d'esercizio dell'azienda.

"Eh sì, come non comprendere!" si legge "I figli sono pezzi di cuore. E allora come non capire l’attivismo di un qualsiasi genitore teso alla “promozione” del proprio intimo pezzo di cuore.  E’ certamente un istinto, una naturale tensione. Niente di male".

"Certo però che alcuni “scarafoni” sono più belli di altri. Eh sì proprio così. Alcuni fortunati “pargoli”, hanno dalla loro, la fortuna di avere genitori inseriti nei luoghi che contano, ed allora il loro percorso nella vita si caratterizza per una infinita discesa verso la meta. Nessuna fatica, ci pensa papà. E se quel papà può contare sulla distrazione di chi dovrebbe controllarne l’operato il gioco è fatto".

"Purtroppo per noi che scriviamo, per la collettività che forse ci leggerà, tale arbitrio viene esercitato da chi, alla guida di aziende pubbliche, quindi pagato con soldi della collettività, dovrebbe caratterizzare il proprio operato per trasparenza e rispetto delle regole. Questo non è avvenuto in molti casi nel passato, tante volte siamo intervenuti a denunciare malcostume nella gestione delle aziende partecipate del comune dell’Aquila. Mai però, si è determinato un tale spregio delle regole e della buona creanza o opportunità. Il “pargolo” in questione sarà certamente titolato, certamente preparatissimo, ma certo un sospetto di aver ricevuto l’aiutino è del tutto legittimo. Ed allora cosa aspetta il titolato Papà a fare un passo indietro? Cosa aspetta la proprietà, cioè il consiglio comunale dell’Aquila a rimuovere il malcostume?

"Il Centro Turistico del Gran Sasso, sempre impropriamente additato per la scarsa produttività dei propri dipendenti, ha bisogno di tutto, tranne di altra cattiva fama. Li si annidano interessi milionari derivanti dai fondi Cipe. Nessun dubbio può e deve esistere sulla trasparenza delle azioni intraprese. La cura di interessi personali o per meglio dire familiari, non è certamente compatibile con lo stato dell’azienda e del difficile percorso di rilancio della stessa".

"Mentre come Organizzazioni Sindacali da quasi un mese si attende di ricevere documentazione sul percorso di selezione dell’attuale Direttore di Esercizio, mentre arbitrariamente si gestisce il personale in spregio alle regole e prerogative contrattuali, si manifesta una efficienza e solerzia sospetta sulla promozione di una figura professionale sinora mai esistita in azienda".

"E’ il caso che la proprietà rimuova al più presto l’enorme conflitto di interessi prodotto con la misura, e che si doti l’azienda di una guida insospettabile e scevra da interessi particolari". 

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