Si sono concluse intorno alla mezzanotte, con il recupero anche del terzo dei torrentisti in difficoltà, le operazioni di soccorso nella forra dell'Avello (Ch), nel Parco Nazionale della Majella, e che hanno visto l'impegno di oltre 90 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico di Abruzzo, Marche, Molise, Umbria e Puglia.
In cinque erano partiti ieri mattina alle 9,00 per percorrere la forra di Selvaromana, ma nella discesa hanno perso l'orientamento ritrovandosi nella forra dell'Avello, più complessa per la portata d'acqua e per la lunghezza. E poi l'incidente, uno degli escursionisti si è ferito a una gamba accusando forti dolori che lo hanno obbligato a fermarsi.
Due dei cinque hanno quindi deciso di proseguire, sono usciti dalla forra per lanciare l'allarme e hanno trovato i soccorritori del Soccorso Alpino e Speleologico, precedentemente allertati dalla compagna di uno dei torrentisti, preoccupata per il mancato rientro del compagno.
Intorno alle 10, il ferito è stato raggiunto e per i tecnici del Soccorso sono incominciate le operazioni di recupero dalla forra. Tecnici predisposti per la vedetta a monte hanno intanto vagliato la portata d'acqua del fiume Avello, aumentata sensibilmente per le piogge delle ultime ventiquattro ore.
L'ambiente impervio, con pareti rocciose verticali di circa 400 metri, ma anche la nebbia fitta e l'innalzarsi del livello dell'acqua, hanno reso le operazioni di soccorso particolarmente complesse. Si sono infatti protratte per oltre 26 ore, per buona parte trascorse all'interno di una gola e in cui hanno operato squadre di tecnici specializzate nel soccorso in forra, medici e infermieri, tutti del Soccorso Alpino e Speleologico, che fin da subito hanno provveduto a stabilizzare e assistere l'infortunato lungo tutto il percorso. Sul posto presenti anche Carabinieri Forestali, personale del 118, Anpas, Protezione Civile e Vigili del Fuoco.