Tragedia nel tardo pomeriggio di ieri, all’Aquila, in un’abitazione nella parte alta di via Strinella: una giovane mamma di 39 anni, originaria della Marsica, si è tolta la vita.
La donna, separata dal marito, era sola in casa perché la figlia di 12 anni era a scuola.
A trovare il corpo senza vita, intorno alle 18 e 30, è stato un amico che, preoccupato del fatto che la 39enne, che lavorava come rappresentante farmaceutico, non rispondeva al telefono, è riuscito ad entrare in casa dando l’allarme: sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, e personale della squadra mobile e delle volanti.
Inspiegabili, dai primi riscontri, i motivi alla base dell’insano gesto sul quale è stata aperta una inchiesta coordinata dal pubblico ministero Roberta D’Avolio. Anche se le dinamiche della tragedia non lascerebbero spazio a dubbi.
Le indagini proseguono dopo che in serata sono state ascoltate alcune persone per trovare qualche spiegazione alla tragedia. In casa non sono stati trovati biglietti e messaggi e, secondo quanto si è appreso, neppure dal telefono sono emersi particolari da ricollegare con il suicidio. Sul posto è intervenuta anche la polizia scientifica che in giornata dovrebbe tornare nell'appartamento per fare un’altra verifica.
La Procura ha disposto l’autopsia sul corpo della giovane mamma. Sconvolti amici e parenti.
Ma la tragedia ha lasciato nella disperazione la figlia di 12 anni che in serata è stata portata in questura dove è stata assistita dagli operatori e da una psicologa. Insieme le hanno comunicato la tragica verità. La bambina è stata affidata al padre che nel frattempo era giunto all’Aquila.