Mercoledì, 05 Giugno 2019 17:05

A24 e A25, il 1° luglio tariffe su del 19%: ennesima protesta dei sindaci a Roma

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La convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio regionale dell'Abruzzo da dedicare all'esame dei problemi che ruotano intorno alle autostrade A/24 e A/25, sarà richiesta a breve dai presidenti dei gruppi consiliari del centrosinistra, Silvio Paolucci, Americo Di Benedetto e Sandro Mariani.

D'altra parte, tra meno di un mese - se non interverranno novità sul Piano economico finanziario - le tariffe aumenteranno del 19%.

Una stangata per i viaggiatori abruzzesi.

Stamane Giovanni Legnini, Americo Di Benedetto, Silvio Paolucci e i parlamentari del Pd Stefania Pezzopane e Camillo D'Alessandro hanno partecipato all'iniziativa di protesta dei sindaci abruzzesi e laziali "contro l'indifferenza del Governo davanti al rischio di un nuovo aumento dei pedaggi a partire da luglio" inscenata alla Camera dei Deputati. "I sindaci, le categorie produttive e i pendolari non possono più essere lasciati soli. Questa è una battaglia di tutti gli abruzzesi che vedono molto vicino il rischio di una nuova pesante stangata – ha spiegato il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci – Da mesi il ministro Danilo Toninelli fugge dal confronto nella più completa indifferenza degli uomini abruzzesi di Governo, dei consiglieri regionali pentastellati e di alcune forze politiche, come la Lega, che sono al Governo sia a Roma che in Abruzzo, ma che anche su questa vicenda si girano dall'altra parte e fanno finta di non vedere".

Il Consiglio regionale straordinario dovrà essere l'occasione per un'operazione verità: "tutti devono sapere che da mesi il governo gialloverde lavora in maniera convinta per isolare l'Abruzzo e per stangare gli abruzzesi. Toninelli – l'affondo di Paolucci – venga in Consiglio regionale a spiegare i motivi di questi ritardi, di questo ostruzionismo convinto nei confronti dei sindaci e del nostro territorio".

"Non ci sono certezze sugli investimenti per la sicurezza - ha aggiunto Americo Di Benedetto - non c'è una strategia per fermare l'aumento dei pedaggi su 'Strada dei Parchi'. Questa inerzia conclamata sta determinando e determinerà danni all'Abruzzo. Anche oggi i sindaci con la fascia sono entrati a Montecitorio per chiedere di essere ascoltati ma questo Governo ancora una volta, l'ennesima, non ha avuto tempo per loro. Bisogna che il Consiglio regionale dica con forza da che parte sta: se vuole difendere gli interessi della nostra Regione o se, per ordini di scuderia, è più importante non mettere a rischio gli equilibri precari di tenuta del Governo". 

Nessun parlamentare abruzzese di maggioranza era presente all'incontro. "Dal primo luglio scatterà di nuovo l'aumento delle tariffe. E non ci sono risorse per la messa in sicurezza", le parole del deputato Camillo D'Alessandro. "Il Ministero Toninelli da mesi non risponde ad oltre 100 sindaci. La Regione? Non pervenuta. Signori e signore ecco il cambiamento".

Ha ribadito la deputata Stefania Pezzopane: "Ci troviamo di fronte alla vertenza di un intero territorio ed è disdicevole che l'appello rivolto dai sindaci non sia stato raccolto dai parlamentari. Davanti a una richiesta dei primi cittadini con fascia tricolore ci si dovrebbe togliere il cappello. Si tratta di una battaglia popolare e non stare al loro fianco è sciocco e miope politicamente. Decreto Crescita alla Camera e decreto Sblocca Cantieri al Senato sarebbero entrambi strumenti utili per affrontare e risolvere le questioni sul tappeto, a partire da quella sui pedaggi. Avendo una scadenza così prossima, se il ministero, il governo, la maggioranza, intendessero utilizzare uno strumento parlamentare dovrebbero muoversi subito, ma non abbiamo avuto alcuna risposata su questo".

Anzi, sul decreto Crescita la maggior parte degli emendamenti sono stati dichiarati inammissibili. "Nel decreto Cantieri, invece, c'è un emendamento che riguarda il Gran Sasso, con i 124 milioni per gli interventi di impermeabilizzazione e la nomina del commissario. Mentre non c'è la restituzione dei soldi scippati che riguardano la sicurezza. Sulle tariffe invece non c'è proprio nulla. Incalzare il ministro delle Infrastrutture è necessario, dopo mesi in cui in maniera incomprensibile si cerca una interlocuzione senza trovarla. Cosa farà Toninelli, farà spuntare dal cappello una soluzione come fosse un coniglio magico? Noi intanto ci siamo e continueremo insieme questa battaglia". 

Ultima modifica il Mercoledì, 05 Giugno 2019 17:27

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