Lunedì, 10 Giugno 2019 12:42

Abruzzo, sindacati: 20mila firme per chiedere una sanità migliore

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Cgil, Cisl e Uil insieme alle federazioni del pubblico impiego Fp Cgil, Fp Cisl e Fpl Uil e dei pensionati Spi, Fnp, Uilp dell’Abruzzo consegneranno nei prossimi giorni alla Regione Abruzzo le 20 mila firme di lavoratrici, lavoratori, pensionate, pensionati e i cittadini abruzzesi che hanno sottoscritto, sin dal 2018, la petizione popolare per l’eliminazione del super ticket, la riduzione delle liste d’attesa, un programma di investimenti per le attività territoriali e l’introduzione di specifici protocolli per la medicina di genere.

L’iniziativa è stata presentata questa mattina, a Pescara, dai segretari regionali Carmine Ranieri (Cgil), Leo Malandra (Cisl) e Michele Lombardo (Uil), che hanno ricordato come “molti cittadini siano costretti a rinunciare a curarsi. Il pagamento del super ticket di 10 euro, oltre ad essere una tassa odiosa sulle malattie dei cittadini, contribuisce ad avvantaggiare le strutture private", l'affondo dei sindacati. "Le liste di attesa si allungano e molti cittadini sono costretti a rivolgersi alle strutture private perché tra tempi di attesa, costo della prestazione e pagamento del ticket di 10 euro si rende più conveniente rivolgersi al privato; oppure, molto semplicemente rinunciano a curarsi".

Inoltre, "dopo la chiusura dei piccoli ospedali non c’è stato nessun piano per il potenziamento delle strutture territoriali. La razionalizzazione ha comportato solo un ridimensionamento del pubblico. I protocolli della medicina di genere non sono mai sati adottati. Vogliamo dunque una sanità che garantisca il diritto universale alla salute".

Con la petizione, si chiede: 

  • l’abolizione del super ticket di 10 euro;
  • la diminuzione dei tempi delle liste d’attesa e il potenziamento delle attività e dei servizi, anche attraverso l’assunzione di nuovo personale;
  • un piano di investimenti per potenziare la medicina territoriale e domiciliare: case della salute, centri per anziani non autosufficienti, ospedali di comunità, potenziamento dei distretti e dell’adi;
  • l’inserimento in tutti gli atti di programmazione sanitaria di uno specifico protocollo a garanzia e rispetto della medicina di genere.
Ultima modifica il Lunedì, 10 Giugno 2019 21:09

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