Ieri i giudici del tribunale dell’Aquila hanno emesso il dispositivo di condanna ad un anno e mezzo con i doppi benefici di legge per Patrizia Del Principe, la dirigente del Comune accusata di aver agevolato l’assunzione della nipote per la gestione di un progetto culturale con un contratto co.co.co.
I fatti sono avvenuti nel 2012.
Del Principe, secondo l’accusa, predispose un atto relativo all’avvio del progetto ”Verso una città a dimensione di studente” prevedendo l’assunzione di 3 collaboratori e presiedendo anche la commissione esaminatrice, stabilendo così anche determinati criteri per la scelta dei collaboratori. Un comportamento, stando al Pm Simonetta Ciccarelli, teso a facilitare il coinvolgimento della nipote nel progetto stesso. Contestato anche il fatto che Del Principe abbia stipulato personalmente il contratto di collaborazione coordinata e continuativa, e non si sarebbe astenuta in occasione della proroga dell'incarico della nipote, a fine 2012.
L'avvocato difensore Maurizio Dionisio ha già annunciato ricorso in appello, che sarà formalizzato non prima dell’uscita delle motivazione al massimo 90 giorni; intanto, il reato procede spedito verso la prescrizione.