"Apriremo un tavolo tecnico in sede ministeriale per intraprendere un percorso volto alla stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato del Comune e dell'Ufficio speciale per la ricostruzione dell'Aquila".
A comunicarlo sono il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, e l'assessore con delega al Personale, Fausta Bergamotto che ieri hanno tenuto un incontro nella sede del ministero della Funzione pubblica. "Nel corso della riunione abbiamo riscontrato una buona apertura e la disponibilità ad un supporto tecnico che verrà attivato nei prossimi giorni, ferme restando le difficoltà operative legate alla complessità delle numerose norme in deroga sui trasferimenti dei fondi al Comune di L'Aquila".
All'appuntamento erano presenti i vertici tecnici del ministero.
Stiamo parlando di 61 lavoratori a tempo determinato, giunti in Comune con diversi percorsi: 10 ex CO.CO.CO., 3 dalla ex cooperativa Poliedro, 21 dalla selezione pubblica istruita all'epoca della gestione dell'emergenza della Protezione civile, 13 maestre dei nidi comunali anche loro assunte a valle del procedimento istruito dalla PC e 14 dalla selezione Usra.
Non è semplice garantire la stabilizzazione di questo personale che, dall'immediato post sisma, sta tenendo in piedi interi settori dell'Ente; la Legge Madia, infatti, intervenuta nel 2016 e poi definita nei suoi contorni d’applicazione con una circolare del 2017, configura due possibilità: la stabilizzazione piena per coloro che abbiano adempiuto ad una selezione pubblica riconosciuta, impiegati per almeno 3 anni negli ultimi 8, e concorsi con posti riservati a coloro che abbiano già operato nell’Ente. Ci sono alcuni ostacoli, però, lungo la strada: le somme necessarie debbono essere già a bilancio. Ad oggi, il Comune dell’Aquila ‘copre’ il pagamento degli stipendi dei precari con uno stanziamento straordinario del Governo pari ad un milione e 700 mila euro l’anno, garantito fino al 31 dicembre 2020. Significa che il Comune dell’Aquila dovrà reperire le risorse nelle pieghe del suo bilancio. E qui sta un altro nodo: non si può sforare il patto di stabilità.
Ecco perché la strada verso la stabilizzazione non è affatto semplice.
L’assessore delegato al personale, Fausta Bergamotto, audita dalla Commissione Bilancio nei giorni scorsi, ha chiarito che vorrebbe arrivare alla stabilizzazione "a prescindere dalla Legge Madia: d’altra parte, nel 2009 la Protezione civile assunse un certo numero di persone a tempo determinato, personale che fu poi stabilizzato nel 2010. Mi chiedo: come mai il governo comunale d’allora non si agganciò alla stessa ordinanza per ottenere la stabilizzazione anche dei precari dell’Ente? Andava fatto in quel contesto emergenziale. Ora, è inutile fare polemica: di certo, proverò ad agganciarmi a quel provvedimento. Vedremo. Altrimenti, la norma di riferimento è la Madia: dovremo coprire il trasferimento di 1milione e 700mila euro del Cipe con risorse del Comune, 800mila euro di risparmi sono venuti dai pensionamenti dell’anno passato, altri ce ne saranno quest’anno, e si potrebbe pensare ad un ulteriore aiuto del Governo centrale, anche se solo di accompagnamento".
Saranno valutazioni da approfondire al tavolo tecnico, evidentemente.