Giovedì, 13 Giugno 2019 14:05

Stato di agitazione dei lavoratori di Sicuraquila: addetti alla vigilanza del Tribunale senza stipendio da mesi

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E’ divenuta insostenibile la situazione dei dipendenti di Sicuraquila SRL.

A denunciarlo è il segretario provinciale della Cisal Fpc, Giuliana Vespa.

"Questi lavoratori, addetti come GPG (Guardie Particolari Giurate), non percepiscono retribuzione dal mese di marzo 2019. La commessa principale di Sicuraquila è la vigilanza armata presso il Tribunale ed il Tribunale di sorveglianza dell’Aquila. In data 6 giugno, su richiesta della CISAL, si è svolto il tentativo di conciliazione presso la Prefettura di L’Aquila. All’incontro, oltre i rappresentanti della proprietà, era presente la Procura Generale che, nel caso specifico, rappresenta l’ente committente. Si è appreso in quella sede che da parte della Procura Generale la liquidazione delle fatture è sempre stata puntualissima proprio perché servivano al pagamento degli stipendi. Appare inspiegabile, quindi, come non vengano pagate le retribuzioni ai dipendenti".

Gli operatori, non retribuiti da mesi, sono costretti a turni massacranti che vanno oltre le 16 ore di lavoro continuativo. "Inoltre, accade anche che siano costretti a coprire la turnazione notturna da soli, nonostante nell’appalto sia previsto che il turno venga coperto da 2 unità lavorative. Paradossale che in questo contesto, al nostro Rappresentante Sindacale, sia stato chiesto formalmente di rinnovare il porto d’armi, il cui costo è di circa 400 euro, entro e non oltre il 30 giugno. In caso contrario, gli è stato intimato che sarà sospeso senza retribuzione e sanzionato disciplinarmente. Tutto corretto se fosse stato pagato e non avesse quindi un grosso disagio economico".

Ad aggravare la situazione è la decisione, appena presa dall’azienda, di sospendere le ferie estive per tutti in quanto la carenza di personale non consente di garantire i turni. "Bizzarro che in Prefettura abbiano sostenuto di avere personale in esubero", l'affondo della Cisal. "Abbiamo attivato i nostri legali per il recupero delle spettanze pregresse e confidiamo nel fermo interessamento della Procura Generale che, sin da subito, ha mostrato grande sensibilità nei confronti di lavoratori apprezzati e stimati. Qualora non si avessero risposte certe in tempi brevi, siamo pronti ad attuare forme di protesta fuori dal Tribunale".

Ultima modifica il Giovedì, 13 Giugno 2019 15:00

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