"La situazione del Cup del San Salvatore è divenuta insostenibile ma non interessa a nessuno".
A denunciarlo è la segretaria proviciale Cisal Fpc che spiega come si sia svolto un tentativo di conciliazione in Prefettura il 21 Giugno scorso, ai sensi della legge 146/90. "Siamo stati costretti ad indire lo stato di agitazione ed interessare la Prefettura perché dal 29 Marzo ogni nostra segnalazione inviata alla ditta GPI Spa, che gestisce il servizio, ed alla Asl, ente committente, è rimasta totalmente inascoltata".
Molte le questioni sollevate dalla CISAL Fpc: "incolumità per i lavoratori vittime di continue discussioni, a volte anche importanti, con l’utenza; carenze organizzative e scarso servizio nei confronti dei cittadini sempre più esasperati per le estenuanti code. "Tra le nostre richieste - sottolinea Vespa - c’è quella di aumentare l’apertura degli sportelli pomeridiani e, al fine di garantire sia i lavoratori che la stessa utenza, l’istituzione di un servizio di vigilanza come accade presso il Cup di Avezzano e Sulmona. Cosa da non sottovalutare, inoltre, è l’inosservanza delle norme della sicurezza sui posti di lavoro. Si tenga presente, per esempio, che gli operatori sono costretti a lavorare continuativamente con le stampanti a loro vicinissime in locali non ben arieggiati. A tal riguardo, il Servizio di Prevenzione e Sicurezza sui Posti di Lavoro della ASL, organismo preposto a tali verifiche e da noi interessato nel mese di maggio, non ci ha dato alcun riscontro".
Tutto ciò, cosa gravissima, sembrerebbe non importare alla GPI Spa di Trento che "ha snobbato l’incontro in Prefettura delegando a partecipare a quel tavolo un collaboratore aquilano con il solo compito di leggere una loro scarna ed impalpabile nota. Il disinteresse della GPI Spa dovrà, a nostro avviso, essere fermamente stigmatizzato dalla ASL in quanto il prezzo di questa situazione lo stanno pagando i lavoratori addetti al servizio e la collettività aquilana. Alla luce di quanto sopra e nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini, manteniamo lo Stato di Agitazione non escludendo l’attuazione di forme di protesta".