Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e il presidente della Gran Sasso Acque, Americo Di Benedetto, sono stati assolti – con formula piena – nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Forestale sul mal funzionamento del sistema fognario di Aragno.
Il pubblico ministero onorario, Ilaria Prezzo, aveva sostenuto la colpevolezza degli imputati e chiesto la condanna a sei mesi di reclusione. Il giudice, Giuseppe Grieco, ha invece sentenziato la formula assolutoria.
L’indagine era stata avviata a seguito di un disservizio segnalato da alcuni residenti che avevano poi denunciato all’autorità giudiziaria lo scarico di liquami in una fossa di proprietà del Comune dell’Aquila carente di manutenzione. Tra le contestazioni avanzate dall’accusa, anche l’avere omesso di provvedere a che il sistema di raccolta fosse perfettamente funzionante.
L’assoluzione di ieri fa il paio con l’altra avvenuta a maggio dello scorso anno. In quella circostanza era stato il Gip, Giuseppe Romano Gargarella, a prosciogliere i due amministratori finiti sotto inchiesta per uno sversamento di liquami dal sistema fognario di San Gregorio. Anche in quella circostanza le indagini furono portate avanti dalla Forestale.