Venerdì, 05 Luglio 2019 12:59

Portierato sedi Ama spa, Filcams Cgil: "Inammissibile decurtazione salariale"

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I lavoratori impegnati nel servizio di reception e portierato della sede dell’Azienda per la Mobilità Aquilana spa dell’Aquila sono stati oggetto nel mese di aprile 2019 di un cambio di appalto.

"La Committenza AMA spa, nell’aggiudicazione del servizio ha avallato e giustificato l’applicazione di un CCNL di settore non comparativamente più rappresentativo a livello nazionale, disattendendo quanto previsto dal Codice degli Appalti", la denuncia della Filcams Cgil. "Questo fatto gravissimo ha consentito alla Società subentrante di falcidiare in maniera del tutto ingiustificata e illegittima, a parere della scrivente Organizzazione Sindacale, i salari dei lavoratori (di oltre il 30%), penalizzando oltremodo tutti i diritti acquisiti dal punto di vista retributivo, normativo e di tutela occupazionale".

Per questi motivi, il 1° luglio scorso si è tenuto un tavolo per un tentativo di conciliazione in sede Prefettizia, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, che si è concluso con un mancato accordo. "A questo tavolo, seppure invitati, non hanno presenziato il Comune dell’Aquila e l’Assessore alle Società Partecipate", l'affondo del sindacato. "Riteniamo gravissimo il comportamento sia della committenza che dell’aggiudicatario che, in spregio a quanto previsto dal Codice degli Appalti, viola di fatto la clausola sociale aumentando il proprio margine di profitto a discapito dei lavoratori, senza trovare alcuna giustificazione nella riduzione o modifica della quantità o della qualità del servizio. Chiediamo che venga fatta chiarezza sulla vicenda, anche con l’interessamento se necessario, della Quinta Commissione Consiliare del Comune dell’Aquila allo scopo di ripristinare i livelli salariali, i diritti acquisiti e le giuste tutele nei confronti dei lavoratori".

La Filcams Cgil spiega di aver ripetutamente richiesto un incontro con l’assessore competente e di aver informato della vicenda il Comune dell’Aquila, senza aver avuto risposta alcuna. "Chiediamo un atto di assunzione di responsabilità da parte dell’AMA spa, in qualità di Committente, e del Comune dell’Aquila, in qualità di proprietario, per la valutazione di eventuali condotte illegittime e per non rischiare di rendersi conniventi rispetto a eventuali comportamenti lesivi dei diritti dei lavoratori in un territorio già disastrato dal terremoto e dalla desertificazione occupazionale, in cui la tutela delle fragilità e dei diritti dovrebbe avere la priorità nell’azione Politica e Amministrativa oltre che prettamente Sindacale. La Pubblica Amministrazione non può permettere la creazione di nuove povertà. Non si fanno passi indietro sulla pelle dei lavoratori".

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