Domenica, 07 Luglio 2019 18:06

Verdeaqua, ancora tutto fermo. Fabrizi: "Nuovo bando entro fine luglio"

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“Se non ci saranno ritardi, a settembre la piscina potrà essere riaperta”.

Così parlava, qualche mese fa, in una conferenza stampa, l’ex assessore allo Sport Alessandro Piccinini a proposito della situazione del complesso di Verdeaqua.

 Era il 21 marzo e in quella stessa occasione Piccinini, che avrebbe lasciato il suo incarico di lì a poco, annunciava l’imminente pubblicazione del bando di gara per l’aggiudicazione dei lavori e l'individuazione del nuovo gestore.

Sono passati più di tre mesi ma a Verdeaqua è ancora tutto fermo. Tanto che, allo stato attuale, la riapertura a settembre appare un miraggio. Tutto il complesso è ancora chiuso e i lavoratori (34 persone, tra dipendenti del vecchio gestore e istruttori sportivi) sono ancora a casa.

Tra l’altro, solo 18, quelli che erano assunti a tempo indeterminato, hanno potuto avere accesso alla Naspi, l’indennità mensile di disoccupazione.

I sindacati sono preoccupati e vogliono avere sicurezze sulle tempistiche: “Occorre pubblicare il prima possibile il nuovo bando, che dovrà contenere la clausola sociale per la tutela dei posti di lavoro” dice il segretario provinciale della Cgil Francesco Marrelli “La Naspi ha un durata limitata e in questo momento rappresenta l’unica fonte di sostentamento per gli ex lavoratori, che tra l’altro devono ancora ricevere dal vecchio gestore (la cooperativa Verdeaqua, ndc) le mensilità che vanno da agosto 2018 fino alla data del licenziamento, intervenuto a marzo 2019, nonché il trattamento di fine rapporto”.

A sentire il nuovo assessore allo Sport Vittorio Fabrizi, i ritardi sono dovuti alle difficoltà nel redigere il nuovo bando di gara: “L’avviso è praticamente pronto” racconta l’ex dirigente “insieme ai funzionari e ai dirigenti stiamo mettendo a punto le ultime modifiche. Contiamo di pubblicarlo alla fine di questo mese. Si tratta di un bando particolarmente complesso perché comprende sia l’esecuzione dei lavori di messa a norma dell'impianto, per un importo superiore a 400mila euro, sia i canoni di gestione sia l’accollo del mutuo contratto dal vecchio gestore con il Credito sportivo. Mutuo di cui il Comune dell’Aquila si era fatto garante. Inoltre c’è da chiarire la questione dei canoni orari di utilizzo delle corsie della piscina perché i vecchi prezzari non consentono nemmeno la copertura delle spese. Sono tutte questioni molto delicate, vogliamo che il bando non presenti punti di debolezza per evitare che la gara vada deserta”.

Ultima modifica il Lunedì, 08 Luglio 2019 03:02

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