Martedì, 09 Luglio 2019 17:48

Asl L'Aquila, Uil: "Carenza di medici, situazione gravissima: Regione e Azienda intervengano"

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“La carenza di medici e del personale del comparto negli ospedali della provincia dell’Aquila, già cronica, sta peggiorando, in particolare per i servizi vitali. A mancare sono i medici di pronto soccorso, i radiologi e gli anestesisti”. 

Chiedono un intervento immediato all’Azienda sanitaria nella velocizzazione delle procedure già in corso, e alla Regione Abruzzo, affinché sblocchi le assunzioni e dia il via ai concorsi, il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti e il responsabile provinciale Uil Fpl Medici Antonello Fabbri. Una carenza complessiva nei 4 ospedali dell’Aquila, Sulmona, Avezzano e Castel di Sangro di 1107 unità di personale che è diventata ormai una vera e propria emergenza.

“Nel 2018 sono andate in pensione 229 unità lavorative. A far fronte a questa carenza ne sono state assunte appena 69. Mancano i medici anche laddove ci sono già le graduatorie perché non accettano di venire nella nostra Asl – spiegano – Questo genera un peggioramento dei servizi offerti e un allungamento delle liste di attesa già lunghe. Inoltre a risentirne è anche il lavoro dei medici  dei lavoratori del comparto che operano oltre la regolare turnazione”.

A subire come gli altri presidi la mancanza di personale, è anche l’ospedale di Avezzano che registra carenze di medici radiologi, e di quelli di pronto soccorso e la situazione rischia di peggiorare anche nel reparto di malattie infettive. Lo scorso 1 luglio, inoltre, un dirigente medico del servizio di Radiologia di Avezzano è stato trasferito al San Salvatore dell’Aquila, senza peraltro essere sostituito.

“E’ una carenza ormai strutturale che però ora si sta acutizzando in concomitanza anche con le ferie estive dei medici e degli operatori del comparto – sottolineano Ginnetti  e Fabbri – C’è al momento un grave disagio per l’utenza di tutta la provincia e in particolare ad Avezzano che vede slittare le date di esami prenotati già da lungo tempo. Per questo è necessario un intervento immediato della Asl e della Regione”.

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