Si è concluso il Corso di formazione in “Universal Design” tenutosi per la prima volta e frutto della collaborazione tra l’Ufficio del disability manager del settore Ricostruzione beni pubblici e i quattro Ordini e Collegi provinciali delle professioni tecniche, con il sostegno dalla Fondazione Carispaq e il patrocinio della Regione Abruzzo e dell’ANCE.
Il Corso, organizzato in otto incontri, ha visto la partecipazione di oltre 100 iscritti tra architetti, ingegneri, geometri e periti industriali, sia professionisti privati che dipendenti di enti pubblici (Comune dell’Aquila, Regione Abruzzo, USRA, USRC, INAIL) e si è avvalso di relatori di elevata competenza che operano nell’ambito di note istituzioni e associazioni attive nel campo della progettazione accessibile - CERPA, FISH MiBACT, INU. Il tema dell’accessibilità è stato trattato in relazione agli edifici pubblici, ai luoghi della cultura, alla casa, all’ambiente urbano, nonché alla sicurezza e all’emergenza.
Nella giornata conclusiva dell’8 giugno, organizzata in forma di workshop, i partecipanti divisi in 8 gruppi hanno esaminato altrettanti percorsi urbani accompagnati da tutor con disabilità motoria/uditiva/visiva, rappresentanti delle associazioni locali che hanno partecipato attivamente all’iniziativa (Assodisabili, AISM, UICI, ENS). Ciascun percorso includeva uno spazio attrezzato o un edificio pubblico.
L’esperienza sul campo, grazie anche al confronto diretto con la persona disabile, ha consentito di effettuare una lettura critica del percorso assegnato, il rilievo degli ostacoli e una valutazione complessiva dell’accessibilità e della fruibilità degli spazi e delle attrezzature presenti.
Terminati i sopralluoghi, i 100 tecnici, assieme ai loro tutor, si sono ritrovati a Palazzo Fibbioni, accolti dal Vicesindaco Raffaele Daniele e hanno predisposto le otto relazioni finali, condividendo i risultati con gli altri gruppi.
A conclusione del Corso, il settore Ricostruzione beni pubblici ha evidenziato 8 interventi significativi di miglioramento o adeguamento della fruibilità dello spazio urbano, relativi ad altrettante criticità tra quelle evidenziate dal workshop, uno per ciascun percorso. Si tratta in generale di interventi di manutenzione straordinaria o comunque di limitata entità, a dimostrazione che l’accessibilità della città si consegue per la maggior parte attraverso buone pratiche di manutenzione, anche semplicemente evitando di costruire nuove barriere.
Il settore Ricostruzione beni pubblici ha ringraziato gli Ordini e il Collegi provinciali delle professioni tecniche, le Associazioni delle persone con disabilità e tutti i partecipanti per l’entusiasmo e l’interesse con cui hanno condiviso l’iniziativa.