Venerdì, 02 Agosto 2019 11:53

L'Aquila, Santangelo visita l'ospedale San Salvatore: "Preoccupa carenza cronica di personale"

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"A seguito di alcune segnalazioni che mi sono pervenute dal territorio, ho ritenuto opportuno verificare personalmente la situazione di alcuni reparti dell’Ospedale S. Salvatore dell’Aquila".

Così Roberto Santangelo, Vicepresidente vicario del Consiglio regionale, ha motivato la visita effettuata al nosocomio aquilano. 

"Dopo aver avuto un primo cordiale incontro con la dott.ssa Simonetta Santini, Direttore generale della Asl Avezzano, Sulmona, L’Aquila, mi sono recato presso il Pronto soccorso che spesso, proprio per la sua funzione, è il luogo tra i più critici. Con il Responsabile, dott. Luigi Valenti, abbiamo convenuto che il numero degli attuali 14 medici, contro i 17 previsti, sia appena sufficiente a garantire un livello di prestazioni accettabile: scendere al di sotto delle unità in servizio creerebbe forti criticità".

Al Pronto soccorso si svolgono tutti gli accertamenti medici e diagnostici e spesso il sistema entra in corto circuito, particolarmente nel periodo estivo, in coincidenza delle ferie degli addetti. Quando entreranno a regime le nuove linee guide del Triage che sono state trasmesse alla Regione, con i nuovi codici numerici per la definizioni delle priorità e nuovi standard per l’Osservazione breve intensiva, si spera di poter governare il sovraffollamento del P.s. perché si stabiliranno dei tempi esatti per ogni esame per giungere, se necessario, all’assegnazione di un posto letto in un tempo fisso.

"Altro problema emerso dall’incontro – ha aggiunto Santangelo – è quello che si presenta al momento delle dimissioni, soprattutto dei pazienti anziani, perché si incontrano non poche difficoltà per il loro inserimento in strutture di RSA o per la lungo degenza. Sono stato informato che a settembre/ottobre prossimo verrà riconsegnato un nuovo edificio che sarà pienamente disponibile l’anno prossimo, dopo i collaudi e l’inserimento degli arredi, così da dare un poco di respiro per la disponibilità di posti destinati al Pronto soccorso e per la lungo degenza".

Oltre alla riorganizzazione ospedaliera, di cui tanto si parla in questi giorni - ha proseguito Santangelo - "è necessario anche adeguare il nosocomio aquilano da un punto di vista strutturale. Sono ancora installati i vecchi ascensori, ad esempio, soggetti a frequenti rotture o malfunzionamento e che necessitano, anche, di essere adeguati alle nuove dimensioni dei letti in dotazione che risultano di grandezza maggiore anche per la presenza di apparecchiature di monitoraggio".

A preoccupare maggiormente, però, è la carenza cronica di unità di personale sanitario che viene tamponata o con contratti a tempo determinato o con lavoratori interinali "e comunque con lavoratori che vengono formati, su cui si investe professionalità e che poi, nel tempo, possono essere spostati su altre aziende sanitarie, magari non abruzzesi. Sono sempre stato un forte sostenitore della territorialità – ha concluso Santangelo - e credo che coloro che studiano, si laureano, si specializzano, debbono poter riversare le professionalità acquisite sui territori di appartenenza. La zona aquilana post-sisma, disagiata, non può permettersi di perdere importanti risorse umane altamente specializzate». «La salute dei cittadini ci sta a cuore e vigileremo affinché le istituzioni preposte alla prevenzione e cura del ben-essere siano all’altezza dei propri compiti e consentano a tutti un’alta qualità della vita".

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