Martedì, 06 Agosto 2019 01:44

Asm, Biondi può nominare nuovo amministratore. Il 9 assemblea dei soci

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Potrebbe sbloccarsi già questo venerdì la vicenda Asm.

L’azienda, com’è noto, è senza amministratore da quando, la scorsa settimana, per effetto di un provvedimento dell’Anac, l’Autorità nazionale anti-corruzione, Paolo Federico è decaduto per inconferibilità.

A garantire l’operatività della società, in questo momento, è il collegio sindacale (l’organo di controllo interno) - composto da Paolo Gargano, Francesca Specchio e Carla Mastracci (presidente) - che sta facendo le veci del cda.

La prima notizia è proprio questa: il funzionamento dell’Asm, che svolge un servizio pubblico essenziale come quello della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, non è a rischio, così come sono al sicuro anche i pagamenti degli stipendi dei lavoratori e tutto lo svolgimento dell’ordinaria amministrazione.

Il collegio – peraltro in regime di prorogatio essendo i suoi membri scaduti a giugno – ha convocato, per il 9 agosto, l’assemblea plenaria dei soci di Asm, di cui fanno parte, oltre al comune dell’Aquila, che ha la maggioranza delle quote, anche i comuni di Montereale e S. Pio delle Camere.

L’assemblea, nella quale ovviamente a comandare è il comune dell’Aquila, ha davanti a sé, sostanzialmente, due strade: comunicare il nome del nuovo amministratore o chiedere al collegio sindacale di continuare a governare, in via del tutto eccezionale, l’azienda fino al momento della nuova nomina.

La seconda notizia è che la sanzione prevista dall’Anac a corredo della pronuncia sull’inconferibilità di Federico, ovvero la sospensione del sindaco dell’Aquila dal potere di fare qualsiasi nomina per tre mesi, non è automatica. Né decorre dal momento della notifica dell’atto al primo cittadino da parte del responsabile comunale dell’anticorruzione, che è il segretario generale dell’ente (la trasmissione dell'atto dunque non spetta, com’è scritto erroneamente nel dispositivo Anac, al responsabile anticorruzione dell’Asm).

L’eventuale sospensione del sindaco, dice la normativa, sopraggiungerebbe solo al termine di un procedimento interno avviato dal responsabile anticorruzione, e solo qualora venisse ravvisato nella condotta del sindaco l’elemento doloso.

Ipotesi molto remota, per non dire infondata. Biondi, dunque, ha tutte le facoltà e i poteri di firma per nominare il nuovo amministratore. E da quello che trapela dagli uffici comunali, sarebbe proprio questa l’intenzione, anche se è improbabile che l’incarico venga affidato di nuovo al vecchio amministratore, Francesco Rosettini, per ragioni, oltre che di opportunità politica, anche tecniche.

Anche in questo caso, contrariamente a quel che si è pensato subito dopo il pronunciamento dell’Anac, non possono esserci automatismi perché Rosettini, quando venne conferito l'incarico a Federico, si era già dimesso.

Nei giorni scorsi si era parlato anche di un’eventuale impugnazione davanti al Tar del Lazio del provvedimento dell’Anac. Anche questo è uno scenario alquanto improbabile. A fare ricorso dovrebbe essere lo stesso Federico, che avrebbe già manifestato l’intenzione di non procedere.

Per quanto riguarda, infine, la validità degli atti firmati da Federico durante il suo mandato, questa non sembrerebbe essere in discussione, visto che, in questi mesi, Federico ha firmato esclusivsmente atti inerenti all'ordinaria amministrazione. Quanto al nuovo contratto di servizio, approvato dal consiglio comunale pochi giorni fa, non risulta ancora essere stato firmato. 

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