Sabato, 24 Agosto 2019 17:05

Terranera, acqua torbida dai rubinetti delle case: protestano i cittadini. Le precisazioni del sindaco

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Già l'anno scorso, alla fine di agosto, l'allora commissario prefettizio del Comune di Rocca di Mezzo, Franca Santoro, aveva vietato per un periodo l'utilizzo dell'acqua "per usi potabili" nella frazione di Terranera

Un anno dopo, l'acqua che esce dai rubinetti del paese è di nuovo torbida, come allora. 

Accade ogni anno, denunciano alcuni cittadini in mobilitazione che annunciano a newstown iniziative di protesta nelle prossime ore.

Stavolta, infatti, il sindaco del Comune, Mauro Di Ciccio, eletto alle amministrative di maggio, ha deciso di non vietarne l'utilizzo almeno fino a quando non arriveranno i risultati delle analisi affidate alla Asl dalla Gran Sasso Acqua, non prima di lunedì. Anzi, ci viene spiegato, per il sindaco non ci sarebbero problemi e l'acqua si può bere. Tuttavia, un funzionario della GSA avrebbe dato una risposta diversa e, per molti versi, incomprensibile: "sono soltanto un funzionario - avrebbe detto ai cittadini - ma vi consiglio di non berla; certo è che se la fate bollire, può andare anche bene". 

Eppure, Terranera - situata a 1.300 metri sul livello del mare, al margine dell’Altopiano delle Rocche - dovrebbe veder sgorgare dai rubinetti acqua limpida e pura. E invece, a quanto si è potuto apprendere il problema sarebbe che la sorgente di Capo Ritorto, che serve il paese, ha perso una parte della sua naturale protezione di manto vegetale, divenendo così vulnerabile e permeabile alle infiltrazioni.

Il Commissario prefettizio - aggiungono i cittadini - ha stanziato 400mila euro per finanziare gli interventi necessari; ad oggi, però, sarebbero stati impegnati soltanto 20mila euro. 

Le precisazioni del sindaco di Rocca di Mezzo

Il sindaco di Rocca di Mezzo, Mauro Di Ciccio, a seguito della pubblicazione dell'articolo ha tenuto a fare alcune precisazioni.

"In primo luogo, il sottoscritto non ha mai dichiarato che l’acqua era potabile, ma ha semplicemente riferito che si era in attesa del risultato delle analisi che l’ente gestore GSA ha provveduto ad affidare alla ASL. È da presupporre che tale fenomeno sia stato causato da un eccezionale temporale tant’è che altri paesi che si approvvigionano dalle stesse sorgenti hanno riscontrato lo stesso fenomeno", chiarisce Di Ciccio replicando, così, al gruppo di cittadini di Terranera.

Relativamente ai fondi per l’esecuzione degli interventi da effettuare sulla rete idrica, invece, "si tratta di somme stanziate non dal commissario prefettizio ma dalla stessa GSA in virtù di una convenzione stipulata dal suddetto ente gestore con la passata amministrazione da me presieduta nel mese di ottobre 2017 e successivamente firmata dal commissario prefettizio nel mese di agosto 2018. Una parte di tali fondi dell’importo complessivo di euro 356.635,44 e più specificatamente per l’importo pari ad euro 107.817,67 sono stati destinati alla frazione di Terranera e in parte già utilizzati nel modo che segue:

  • euro 11.500,00 per installazione torbidimetro alla sorgente della brecciara nel maggio 2019;
  • euro 39.900,00 per ricerca perdite rete interna Terranera che ha consentito un maggiore portata idrica pari a 2,4 litri/secondo risolvendo il problema della carenza idrica rilevata negli anni precedenti, lavori effettuati nel maggio 2019;
  • euro 18.150,00 per fornitura e montaggio di filtri a carbone all’interno del serbatoio di Terranera;
  • per quanto riguarda il raddoppio dell’adduttrice per l’importo di euro 38.267,62, i lavori inizieranno entro la prima settimana di settembre come comunicatoci dall’Ente Gestore".
Ultima modifica il Lunedì, 26 Agosto 2019 13:19

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