Il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha concesso la misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali all’ex rettore dell’Università dell’Aquila, Ferdinando Di Orio, recluso da circa tre mesi nel carcere romano di Rebibbia per scontare la condanna a due anni e sei mesi per il reato di induzione indebita nei confronti del professore dello stesso Ateneo Sergio Tiberti.
La Procura generale ha dato parere favorevole alle istanze dei difensori e, per effetto della decisione dei giudici di Sorveglianza, Di Orio nel pomeriggio è stato scarcerato ed è tornato nella sua casa di Roma.
L’ex rettore sconterà la pena nella comunità di Sant’Egidio a Roma e presso l’associazione “Veronica Gaia Di Orio”, fondata dallo stesso ex rettore in memoria della figlia scomparsa in giovanissima età qualche anno fa.
I suoi legali, Mauro Catenacci, del foro di Teramo, e Guido Calvi, del foro di Roma, ex componente del Csm, ieri avevano chiesto la scarcerazione con la concessione dei servizi sociali o, in subordine, degli arresti domiciliari.