Lunedì, 14 Ottobre 2019 22:10

Asm, processo per le divise non a norma: assolto il responsabile acquisti Adriani

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Il fatto non sussiste.

Con questa formula è stato assolto Daniele Adriani, responsabile dell'Ufficio aquisti di Asm, andato a processo per aver acquistato con affidamento diretto, e non ricorrendo a gara, divise da lavoro considerate non a norma, poiché sprovviste di Dpi, i dispositivi di protezione individuale ad alta visibilità, in occasione dell'Adunata nazionale degli Alpini del 2015. 

A chiedere l'assoluzione piena di Adriani non solo il suo legale, Ferdinando Paone, ma lo stesso pubblico ministero Fabio Picuti.

L'inchiesta era stata avviata da un esposto alla Procura della Repubblica firmato dai sindacati Uil trasporti e Ugl Igiene Ambientale, querelati per questo dall’allora amministratore unico dell'azienda Rinaldo Tordera, ed era culminata a dicembre 2016 col sequestro degli abiti da lavoro che, nel frattempo, erano stati tuttavia dismessi e sostituiti con altri indumenti; vennero indagati lo stesso Tordera, il successore Francesco Rosettini e Fabio Ianni (responsabile unico del procedimento) che, tuttavia, a gennaio 2018 hanno estinto l'addebito contestato, di natura contravvenzionale di cui all’art. 55 del decreto legislativo 81/2008, con l'oblazione, pagando cioé la somma di circa 3mila euro a testa.

Adriani, invece, indagato con l'accusa di truffa e abuso d'ufficio, ha dovuto sostenere il processo, sebbene sia stato sempre difeso dall'azienda che, per scelta dell'amministratore Rosettini, non si è costituita parte civile. Tra 90 giorni si conosceranno i motivi dell'assoluzione.

Ultima modifica il Lunedì, 14 Ottobre 2019 22:40

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