"In qualità di amministratore unico della società AMA spa, ho sempre evitato, nel lavoro di questi 12 mesi, di rispondere a provocazioni o false affermazioni in demerito al quotidiano impegno che svolgo all'interno della società, coadiuvato dall'ottima struttura amministrativa dell'azienda. Ma di fronte alle ingiuriose dichiarazioni attribuite da una nota delle sigle sindacali ad un autorevole esponente della giunta lette sui giornali in queste ultime ore, mi sento in dovere di rispondere pubblicamente".
A scriverlo, in una nota, è l'amministratore unico di Ama Gianmarco Berardi che fa riferimento, esplicitamente, alle parole che sarebbero state pronunciate dall'assessore Carla Mannetti nel corso della riunione con i sindacati di lunedì [qui l'approfondimento].
Prima, però, Berardi risponde ai rappresentanti dei lavoratori: "Mi si accusa di non aver partecipato all'importante tavolo sindacale, supponendo una mio atteggiamento irrispettoso senza specificare che, nelle stesse ore, il sottoscritto era impegnato in una riunione indetta dal sindaco Pierluigi Biondi, per trattare i dettagli di una ricapitalizzazione che non è più prorogabile. E' bene evidenziare che la detta riunione era finalizzata ad individuare la strada migliore per salvare l'azienda con i suoi 140 posti di lavoro e un servizio indispensabile alla città".
Dunque, il riferimento a Carla Mannetti: "Delle affermazioni gravissime lette sulla stampa, e che metterebbero in dubbio la correttezza del mio operato, non posso che chiederne ragione in altra sede. Ci tengo a ribadire che è mio preciso intendimento affrontare le tematiche poste in discussione da lavoratori e sindacati con atteggiamento costruttivo e propositivo, ma nel pieno rispetto della normativa vigente e, soprattutto, avendo riguardo alla aggiornata contrattazione collettiva nazionale, la quale ha già in sé assorbito alcune delle tematiche di cui si verte. Non posso che confermare il massimo impegno che, insieme al Comune ed agli organi amministrativi dell'azienda, ho sempre messo e continuerò a mettere in campo, per giungere ad un rapido, stabile e proficuo (per tutte le parti in causa) risanamento aziendale".