Venerdì scorso, il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità una mozione, depositata dal consigliere comunale Roberto Jr Silveri (gruppo Misto) ed emendata a valle di un lavoro di concertazione tra rappresentanti di maggioranza e opposizione, che impegna l'amministrazione attiva a non sottoporre all'Aula proposte di rotazione delle zone destinate ad attrezzature generali verso destinazioni d'uso commerciali di media e grande distribuzione, "allo scopo – si è messo nero su bianco nel provvedimento – di non sacrificare l'attuale fase di organizzazione e programmazione" riguardante l'iter di revisione del Piano regolatore, che è in corso. Il Consiglio ha fatto salve soltanto le proposte deliberative indifferibili, corredate da un adeguato studio di fattibilità sul piano ambientale, urbanistico, economico, sociale e dell'interesse generale.
Ebbene, domattina tornerà a riunirsi la seconda Commissione consiliare 'Gestione del Territorio', presieduta dal consigliere Luca Rocci, ed all'ordine del giorno ci sarà una proposta deliberativa contenente una richiesta di variazione d'uso. Nient'affatto indifferibile.
Ad avanzarla, l'impresa Saeco.
La delibera di Giunta che approderà in Commissione, prima della discussione in Consiglio comunale, è la numero 268 del 24 giugno 2019; ad oggetto, un compendio immobiliare sito in località Cansatessa, tra la strada statale 80, via Solaria e via Caduti sul lavoro, per 18.690 mq destinato ad "attrezzature generali direzionali". L'impresa Saeco su mandato della proprietà, la Banca Bper, ha presentato istanza per ottenerne la variazione urbanistica in "attrezzature generali commerciali" e per la conseguente approvazione di un planivolumetrico di coordinamento afferente la realizzazione di un "nuovo parco commerciale in località Pettino".
Come si evince dal testo del provvedimento, c'era già stata una richiesta di trasformazione d'uso dei terreni in oggetto nel 2009, da direzionale ad attrezzature generali universitarie: s'intendeva realizzare nell'area un nuovo polo universitario. "A seguito di alterne vicende", però, l'allora Cassa di Risparmio della Provincia dell'Aquila rinunciò e, ad aprile 2010, chiese all'assise civica di "non dare più seguito all'iter autorizzativo già avviato", col Consiglio che prese atto revocando la deliberazione nel marzo 2011. E dunque, si legge nel deliberato, "per le porzioni destinate ad attività direzionale non è mai stata intrapresa alcuna attività afferente la trasformazione, neanche diversa da quella originariamente imposta dallo strumento urbanistico, con la conseguenza che i diritti edificatori attribuiti ben possono essere esplicitati in forma diversa, pur restandosi all'interno delle attrezzature generali come disciplinate dagli articoli 31 e 44 delle norme tecniche d'attuazione del piano regolatore generale che ne dispone le varie articolazioni funzionali".
Il progetto prevede la realizzazione di un insediamento commerciale per media distribuzione, costituito da due immobili distinti - destinati ad ospitare tre attività di media distribuzione - di differenti dimensioni, fisicamente e strutturalmente indipendenti, per una superficie coperta di 6.534 mq. Il planivolumetrico prevede, altresì, opere di urbanizzazione primaria e secondaria, "necessarie a rendere completamente autonomo e fruibile l'insediamento commerciale". In particolare, 2.595 mq del lotto di cui si è chiesta la rotazione verrebbero destinati a verde pubblico, a monte, su via Solaria; 7.512 mq, invece, a viabilità e parcheggi.
A sfogliare il progetto, si evince che gli accessi al lotto sono previsti da via Salaria, con fronte unitario, e dalla strada statale 80, sdoppiato con una bretella in entrata e una in uscita. Verrebbe realizzata, altresì, una rotatoria in corrispondenza dell'incrocio tra la statale e via Solaria.
Staremo a vedere che cosa deciderà la Commissione. Di certo la vicinanza del centro commerciale Amiternum, e la recente autorizzazione concessa dal Consiglio comunale alla rotazione di una porzione di terreno di 11mila mq a destinazione commerciale con un'altra, sullo stesso lotto, a destinazione ricettiva, sita proprio sulla statale 80, a ridosso della rotonda dove sorge l'Amiternum, sconsiglierebbe di dare il via libera ad un altro insediamento per media distribuzione a neanche 500 metri di distanza.
Al momento dell'approvazione della delibera di Giunta, tuttavia, l'assessore all'urbanistica Daniele Ferella aveva chiarito che le attività che dovrebbero sorgere nell’area non andrebbero "ad incidere sull’attrattività del centro storico, data la loro ubicazione periferica e in ragione delle rispettive dimensioni", e anzi consentirebbero di "potenziare la dotazione, in termini di servizi, della zona, densamente popolata, sulla quale insistono poli attrattivi quali il complesso ospedaliero e il polo universitario". Daniele aveva inteso ribadire che la Giunta comunale, "con la quale è stato condiviso l’intero percorso, non ha facoltà di respingere proposte di variante urbanistica, che infatti, come in questo caso, vengono trasmesse al Consiglio comunale, cui spetta la facoltà decisionale in materia"; aveva aggiunto, tuttavia, che "in linea con le priorità e gli indirizzi forniti dal sindaco e recepiti dall’intero esecutivo", l'esecutivo aveva rilevato come "vantaggioso il fatto che la proposta di variante" comporterebbe "la realizzazione, a carico della ditta proponente, di un parcheggio pubblico dotato di tutta la strumentazione e i dispositivi necessari per la trasformazione, all’uopo, in area di accoglienza e la realizzazione di una rotatoria, posta all’incrocio tra la strada statale 80, via Solaria e via Caduti sul Lavoro, a beneficio della viabilità dell’intera zona di Pettino-Cansatessa".