Come vi avevamo informato, lunedì si è svolta una riunione dei consiglieri di maggioranza del Comune dell'Aquila , erano presenti: per la Gran Sasso Acqua, il presidente, avv. Alessandro Piccinini e il direttore tecnico, ing. Mario Di Gregorio; in rappresentanza della parte politica, il vice sindaco, avv. Raffaele Daniele e per la parte tecnica l'ing. Mauro Bellucci.
All'ordine del giorno, la modifica della convenzione tra il Comune dell'Aquila, proprietario dell'opera dei sottoservizi e la società Gran Sasso Acqua, stazione appaltante.
Di fatto, si ritorna alla discussione avuta nella seconda riunione della Commissione di garanzia e controllo del 18 ottobre 2021 (verbale 23), dove furono ascoltati i rappresentante delle aziende che avevano ricevuto l'incarico di realizzare i lotti loro assegnati. Tutti avevano lamentato la mancanza di consegna dei lavori da realizzare, salvo un'impresa che, ad oggi, è l'unica ad avere assegnati i lavori (quartiere San Marciano) ma di fatto, impossibilitata, a suo dire, viste le prescrizioni che, il competente settore del comune, ha emanato.
Durante la relazione del presidente Piccinini, sono saltate fuori riserve, presentate dalle imprese, per circa 6 milioni di euro. Mentre il costo per un eventuale annullamento delle gare supera i 3 milioni di euro. A riunione in corso, è stato convocato, l'appena riconfermato, segretario generale Lucio Luzzetti, per chiedergli un parere "ad horas". Da buon toscano, il segretario ha comunicato ai presenti che, prima di poter firmare una sua relazione, aveva bisogno di tutta la documentazione. e qualche giorno per studiarla. Ci viene da sorridere, ci saranno pacchi di documenti alti un metro, altro che qualche giorno, forse qualche mese.
Quello che non è mai emerso, sia nelle riunioni dello scorso anno della Commissione di garanzia e controllo sia nella riunione di maggioranza è il perchè, la stazione appaltante, ha aspettato più di 5 anni per elaborare una proposta di variante da inoltrare alla Giunta, in prima istanza, e al Consiglio per l'approvazione definitiva?
La variante è necessaria perchè l'oggetto dell'appalto, pur non modificando il quadro finanziario, cambia, di conseguenza, si modifica il progetto definitivo che era stato utilizzato a base di gara. Le imprese che furono escluse potrebbero proporre ricorso
Sotto questo aspetto ci viene una domanda da fare, al comune ci sarà un tecnico che avrà il coraggio di dare un parere positivo sulla eventuale delibera di Giunta e successivamente di Consiglio? Lo dubitiamo fortemente.
Per concludere, pensiamo che i neo eletti consiglieri comunali, alle prese con questo problema molto delicato e contraddittorio, debbano comunque farsi una loro idea, non mi fiderei solo di vaghe raccomandazioni, non basta una chiaccherata di un'ora per cogliere tutti gli aspetti amministrativi che può sviluppare una variante di questa portata.
Certo, approfittare delle poche settimane di esperienza politico-amministrativa dei neo consiglieri comunali, potrebbe fare sempre comodo.