È stato presentato stamani, a Palazzo Fibbioni, il progetto vincitore per la realizzazione del nuovo polo scolastico di Gignano-Torretta-S.Elia.
L'elaborato, selezionato nell'ambito del concorso di progettazione internazionale "In-nova Schola" tra circa cento proposte progettuali, fa capo a un raggruppamento di progettisti e consulenti, tra i quali anche l'architetto aquilano Antonio De Paolis, guidati dall'architetto Luigi Franciosini. La selezione, articolata in due gradi, è stata indetta lo scorso febbraio dal Settore Ricostruzione Beni Pubblici del Comune dell'Aquila attraverso la piattaforma digitale #concorrimi, messa a disposizione dall’Ordine degli Architetti di Milano, con il patrocinio degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri della Provincia dell'Aquila.
Il progetto del nuovo polo, che sarà realizzato in via Bazzanese e comprenderà la scuola dell'infanzia e la primaria per un totale di 396 alunni, si propone di costitutire un modello per una moderna ed efficace edilizia scolastica. Obiettivo principale è quello di riportare al centro della scena lo studente, in ambienti che siano più favorevoli a una didattica più inclusiva, partecipativa e che risponda alle esigenze della costituzione delle classi ma con la previsione di spazi di condivisione e di comunità.
Il costo dell'intervento, che presenta un livello di approfondimento pari a quello di un progetto di fattibilità tecnica ed economica, è fissato nell'importo di 5.200.000 euro.
Ad illustrare il progetto, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, il vice sindaco Raffele Daniele, e il capogruppo del progetto Luigi Franciosini.
"La genesi di questo concorso di progettazione è passato attraverso un confronto molto serrato con organismi nazionali come l'istituto Indire, ente che fa capo al Miur preposto al ragionamento tecnico sugli ambienti di apprendimento" ha spiegato il primo cittadino. Per il vice sindaco Raffaele Daniele, che detiene la delega alla ricostruzione delle opere pubbliche, si tratta di "un progetto molto importante per questa amministrazione. Sarà una delle scuole più belle e sicure d'Italia: è una scuola moderna, con un bassissimo impatto ambientale, antisismica, sicura e con una qualità abitativa di altissimo livello. Siamo molto orgogliosi di questo progetto".
Sui tempi di realizzazione dell'intervento, che da progetto dovrebbe concludersi entro il 2022, il vice sindaco si è mostrato piuttosto ottimista. "Faremo di tutto per inaugurare la nuova scuola entro la fine del mandato - l'impegno lanciato da Daniele - Speriamo che questa esperienza virtuosa - ha aggiunto - possa ripetersi in altre occasioni".
Nel dettaglio, il progetto prevede la realizzazione di un organismo architettonico strutturato a pettine con cinque bracci, e si compone di un elemento lineare con strutture di un solo piano perfettamente integrate con l'ambiente urbano e col paesaggio, di una galleria che si estende da est a ovest destinata alle attività libere ed informali, di un'ampia piazza modellata da rampe e da cordonate pensato per essere utilizzato dall'intera comunità, e di un sistema di spazi aperti capace di accgliere e ordinare le diverse parti dell'edificio che comprende anche una mensa e una palestra.
"La scuola dell'infanzia e la scuola elementare sono state progettate progetto nel rispetto della specificità dei processi di apprendimento con l'obiettivo di restituire un organismo architettonico unitario, in cui tutti gli ambienti, quelli per la didattica formale, per le attività libere, per la didadittica esperenziale e quelli riservati alle attività individuali, come la galleria e la biblioteca diffusa, sono stati considerati per la capacità di interagire tra loro", ha spiegato Franciosini che ha inteso sottolineare come il complesso scolastico sia stato immaginato come "una piccola città".
"Il polo è concepito attraverso l'articolazione di molteplici spazi che si combinano tra loro: da quelli che devono assicurare quiete a quelli che invitano alla partecipazione e alla condivisione. Una concezione spaziale - ha concluso Franciosini - che dall'aula è in grado di offrire spazi destinati alla didattica laboratoriale, alle attività libere e informali, ma anche disponibile ad essere fruita, fuori dagli orari scolastici, dalla comunità di quartiere secondo il modello del centro civico".