Il Giudice del Lavoro ha condannato la ASL 1 Avezzano-Sulmona-L'Aquila al pagamento, nei confronti dei ricorrenti, delle indennità di pronta disponibilità per i turni svolti, da gennaio 2014, oltre il sesto mensile.
La FP CGIL della Provincia dell'Aquila, dopo continue sollecitazioni rivolte all'Azienda Sanitaria, rimaste nel tempo inascoltate, ha depositato a dicembre 2018, tramite l'Avvocato Francesca Ramicone, un ricorso per riconoscere ai lavoratori della ASL la giusta retribuzione per l'attività di pronta disponibilità svolta dai lavoratori della stessa Azienda.
A distanza di un anno dalla presentazione del ricorso il Giudice del Lavoro ha dato ragione alla FP CGIL condannando la ASL al pagamento di somme che per ogni lavoratore vanno da un minimo di 4.000,00 € fino ad 8.000,00 € riconoscendo pertanto il loro diritto a percepire la retribuzione dovuta per i turni di pronta disponibilità svolti oltre il sesto mensile.
Sono anni che la FP CGIL denuncia situazioni di mancato rispetto delle vigenti norme legislative e contrattuali e la sentenza rappresenta un passo verso il ripristino della legalità restituendo ai lavoratori i propri diritti. "Non possiamo non dichiararci soddisfatti dell'esito ma, contestualmente, riteniamo necessario ribadire che un serio confronto con le Organizzazioni Sindacali da parte della ASL sia il presupposto prioritario per il 'bene comune' poiché un lavoratore a cui vengono garantiti i propri diritti equivale ad un lavoratore che viene messo nelle condizioni di poter svolgere al meglio il proprio lavoro e, nel caso di specie, garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini", ribadisce il sindacato.
La FP CGIL continuerà ogni utile azione di lotta a tutela dei diritti di tutti i lavoratori della ASL i quali sono costretti a garantire un servizio essenziale, quello sanitario, in condizioni che costantemente violano le vigenti norme contrattuali.