Sabato, 28 Dicembre 2019 05:25

Ama, no a proroga su contrattazione di II° livello. 400mila euro da Regione

di 

E' stata inviata ieri al personale dell'Ama, l'azienda partecipata del trasporto pubblico locale, e per conoscenza alle organizzazioni sindacali, una nota a firma del direttore d'esercizio della società Maurizio Michilli che comunica le nuove disposizioni di servizio che, stante la disdetta della contrattazione di secondo livello comunicata in settembre, a partire dal 1° gennaio - "e sino a nuovo, diverso accordo aziendale" - saranno applicate ai lavoratori della partecipata.

Per ciò che attiene l'orario di lavoro, il personale d'officina e di deposito sarà impiegato per 39 ore settimanali su sei giorni (6 ore e 30 minuti al giorno) sui turni 6:00/12:30 - 7:00/13:30 - 13:10/19:40 - 14:30/21:00; 39 ore settimanali su sei giorni anche per il personale di magazzino sui turni 6:15/12:45 - 12:25/18:55, per il personale di portineria sui turni 7:00/13:30 - 13:10/19:40, per il personale assegnato al servizio di biglietteria presso il terminal sui turni 7:10/13:40 - 13:00/19:30, per il personale amministrativo con le ore distribuite dal lunedì al venerdì dalle 7:50 alle 14:20 e dalle 14:50 alle 18.05, e così per l'ufficio movimento sugli orari 8:00/14:00 dal lunedì al sabato con un rientro settimanale dalle 15 alle 18. Il personale viaggiante, invece, rispetterà l'orario di lavoro previsto dalla contrattazione nazionale di categoria. 

Il rifornimento dei mezzi sarà svolto dalla ditta che ha in appalto i servizi di pulizia; verrà assicurata la vendita dei biglietti in vettura.

Un taglio 'lacrime e sangue' che ridurrà le contribuzioni riconosciute ai lavori di 300-400 euro al mese e che avrà ripercussioni, evidentemente, sul servizio offerto dalla società alla cittadinanza.

E per questo, i sindacati sono sul piede di guerra; d'altra parte, non si è dato seguito alle promesse che erano state fatte ai lavoratori: ricorderete che al culmine della protesta che aveva accompagnato la ricapitalizzazione della società per 1 milione e 300 mila euro, con annesso il piano di risanamento che prevedeva l'azzeramento della contrattazione di secondo livello, si era tenuta una assemblea alla presenza del sindaco Pierluigi Biondi, del consigliere comunale e regionale Americo Di Benedetto, dell’amministratore della società Gianmarco Berardi, delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori. Ebbene, si era concordato che il primo cittadino avrebbe presentato un emendamento in Consiglio comunale che impegnasse l’esecutivo ad istituire un gruppo tecnico di esame analitico del pef simulato inserito nell’addendum approvato a settembre – e che prevedeva tagli sulla contrattazione di secondo livello di 450 mila euro, e non di 800 mila – e del piano industriale inserito nella proposta di ricapitalizzazione, così da armonizzarli, considerati gli scostamenti derivanti anche dall’attuale andamento aziendale, con l’impegno di ridurre l’impatto sul costo del lavoro.

E così era andata: in Consiglio comunale l’emendamento era stato approvato, tra gli applausi dei lavoratori che seguivano i lavori dell'assise civica.

In particolare, veniva modificato il punto 9 del deliberato prevedendo che l’operazione di ricapitalizzazione fosse vincolata “al rispetto dei saldi indicati nel piano di ristrutturazione aziendale presentato, demandando al Collegio sindacale della società e al settore Valorizzazione e controllo delle partecipate la costante vigilanza sul rispetto dello stesso, significando che le azioni in esso indicate costituiscono obiettivi dell’amministrazione della società valutati ai sensi dell’art. 27 del regolamento sul controllo analogo vigente e vincolando altresì l’amministratore unico all’adozione delle azioni correttive sui maggiori fattori di rischio; inoltre, demanda a successivi atti di Giunta comunale l’adozione dei provvedimenti necessari al rispetto degli obiettivi contenuti nell’accordo sottoscritto nell’assemblea tra lavoratori e proprietà del 13 novembre” che è stato allegato all’atto deliberativo.

L'accordo prevedeva, tra l’altro, la proroga della contrattazione di secondo livello al 31 gennaio, ed eventualmente al 28 febbraio,al fine di avere i tempi necessari per la rinegoziazione della stessa”. Un impegno che, tenne a specificare l’amministratore Berardi, dovrà essere comunque compatibile con gli equilibri di bilancio aziendale.

Evidentemente, non è stato possibile rispettarlo. Almeno per il momento. E non si tratta di una sorpresa: nei giorni scorsi si è tenuta una riunione per provare ad anticipare i tempi del rinnovo contrattuale, finita con i sindacati che hanno abbandonato il tavolo. "Abbiamo presidiato con responsabilità l'incontro - hanno spiegato i rappresentanti dei lavori - con la coscienza di avere in ogni caso il tempo per trovare una nuova intesa, viste le rassicurazioni fornite dal sindaco ai dipendenti. Con enorme stupore, però, abbiamo dovuto abbandonare la riunione viste le irresponsabili affermazioni dell'amministratore unico e del consulente assoldato, ed ovviamente profumatamente pagato, che senza pudore hanno affermato di non riconoscere alcun valore alle promesse fatte".

"L'azienda vuole il nostro scalpo", avevano denunciato le rappresentanze sindacali; "si vuole produrre un accordo prima che gli atti si istruiscano. Vogliono cioé costruirsi un percorso 'lacrime e sangue' affinché, qualora si liberino risorse, le stesse possano servire alla gloria personale dell'amministratore unico e non redistribuite ai lavoratori. Noi non siamo d'accordo. Noi vogliamo il rispetto degli accordi presi". Dunque, la minaccia: "se così non sarà, torneremo a farci sentire".

Tuttavia, un poco di fiato per lavoratrici e lavoratori potrebbe arrivare dall'intervento economico garantito dalla Regione col bilancio di previsione approvato nella notte.

Da tempo si chiedeva che il territorio aquilano potesse avere lo stesso trattamento che sul trasporto pubblico viene garantito ad altri territori e l'assessore regionale al bilancio, Guido Quintino Liris, aveva assunto un impegno formale in questo senso. Ebbene, il gruppo regionale della Lega ha presentato un emendamento al bilancio di previsione, chiedendo uno stanziamento di 500mila euro in favore del Comune dell'Aquila "al fine di promuovere il miglioramento della mobilità urbana della città e assicurare l'esercizio del trasporto pubblico locale nella piena corrispondenza fra oneri e risorse disponibili": la proposta, seppur rimodulata con l'impegno dei consiglieri regionali Americo Di Benedetto e Roberto Santangelo, è stata accolta, garantendo 400mila euro; dunque, una parte dei tagli imposti dalla ricapitalizzazione verranno 'coperti' dal contributo regionale che dovrebbe consentire, nei prossimi giorni, di riaprire il tavolo di trattativa sulla contrattazione di secondo livello.

Lega L'Aquila: da Governo Regionale 400mila euro per tutelare l'Ama

"Grazie all'intervento della Lega e del Governo regionale - scrivono in una nota i consiglieri comunali della Lega L'Aquila - è stato approvato l'emendamento al bilancio abruzzese che vede come primo firmatario il consigliere regionale Vincenzo d'Incecco (Lega) e che riconosce al Comune dell'Aquila un contributo di 400.000 euro per coprire i costi di contratto di servizio A.M.A.. Un intervento necessario e fondamentale per il risanamento dell'azienda di trasporto pubblico locale che l'amministratore unico Gianmarco Berardi sta portando avanti da mesi e che ha visto il consiglio comunale aquilano impegnare oltre 3milioni di euro per garantire al capoluogo un trasporto che sia pubblico, efficente e senza sprechi e che riesca a tutelare la dignità lavorativa degli oltre 140 dipendenti di Ama spa".

"Ci sentiamo in dovere di ringraziare la Lega Abruzzo - concludono i consiglieri - il capogruppo del carroccio Quaresimale, il presidente della commissione bilancio D'Incecco ed il vice governatore Emanuele Imprudente per il lavoro portato avanti in questi mesi difficili. Dopo trent'anni di tagli, finalmente la Regione torna ad aiutare L'Aquila."

Ultima modifica il Sabato, 28 Dicembre 2019 15:45

Articoli correlati (da tag)

Chiudi