“Mentre il Presidente di Tua Giuliante rilascia dichiarazioni trionfalistiche definendo recuperi economici quelli che sono a tutti gli effetti investimenti programmabili grazie a risorse dello Stato centrale, la società di trasporto regionale continua inesorabilmente il suo declino ed a farne le spese sono in primis i lavoratori”.
Per Franco Rolandi (Filt Cgil), Amelio Angelucci (Fit Cisl), Giuseppe Murinni (Uiltrasporti) e Luciano Lizzi (Faisa Cisal) il quadro prospettato dai vertici di Tua non risponde allo stato dell’arte:
“La verità è che la condotta aziendale sta di fatto esternalizzando pezzi di quel servizio pubblico che la scelta dell’in house aveva inequivocabilmente assegnato, per quanto previsto dalle norme vigenti, all’Azienda unica regionale, evidenziando di voler smontare, in nome e per conto dell’azionista unico, il sistema del controllo analogo a favore di uno spezzatino imprenditoriale che genera solo dumping contrattuale e mancata razionalizzazione. Le dichiarazioni rilasciate alla stampa servono solo a distogliere l’attenzione da una realtà che drammaticamente registra mancanza dei fondi necessari a garantire i servizi e gestione priva di prospettiva del management, quando non addirittura caratterizzata da evidente superficialità come dimostrato ancora una volta in questi giorni dalla mancanza dei blocchetti di titoli di viaggio in dotazione al personale viaggiante per l’emissione dei biglietti a bordo treno solo perché non si è provveduto a programmarne l’approvvigionamento, il tutto condito dalla precarizzazione del lavoro in un ambito che, al contrario, avrebbe tutte le caratteristiche per generare occupazione stabile”.
I sindacati dei trasporti della Regione Abruzzo riaprono il fronte anche con la Regione:
“Nella manovra di bilancio regionale le paventate risorse aggiuntive disponibili vengono parcellizzate senza che vi sia un accenno sulle oggettive carenze di cui soffre il settore del trasporto pubblico locale, quelle stesse carenze evidenziate qualche tempo fa dallo stesso Presidente Giuliante in occasione di precedenti dichiarazioni pubbliche e che oggi sembra aver dimenticato. Ci vuole più politica dei trasporti e meno politica nei trasporti perché solo così si potrà uscire da questa crisi profonda, le cui responsabilità sono da imputare anche alla Giunta precedente, rea di non aver completato unariforma iniziata con la fusione per incorporazione in Arpa delle altre due Società pubbliche, ovvero Fas e Gtm ed aver tagliato ingenti risorse dei Settore Trasporti dal bilancio regionale. Un particolare approfondimento meriterebbe anche l’andamento occupazionale della Tua spa sceso in un anno di circa 200 unità con una azienda che si ostina a negare il turn-over nei settori vitali negando opportunità lavorative ai giovani d’Abruzzo ed a questo preferendo una inqualificabile la politica delle esternalizzazioni”.
Rolandi, Angelucci, Murinni e Lizzi chiudono affermando che “continuando a perpetrare una politica aziendale al ribasso da parte di Tua e con il Governo regionale poco attento ai reali bisogni dei cittadini le rappresentanze dei lavoratori attiveranno tutte le azioni necessarie per riaffermare i principi sopra esposti, ponendosi l’obiettivo di raggiungere un risultato accettabile in sintonia con tutti i portatori di interesse, a partire da quelle parti datoriali, anche private, che hanno sempre condiviso una concorrenza nelle regole, e finendo con i cittadini/utenti che, insieme ai lavoratori, sono i soggetti sulle cui spalle grava la non lungimiranza di governanti e dirigenti pubblici”.