Lunedì, 06 Gennaio 2020 17:51

L'Aquila, si 'spengono' le mura urbiche: il camminamento restaurato non è illuminato. Tempi ancora lunghi per il completamento dei lavori

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Quattro anni fa, veniva illuminato per la prima volta il tratto di mura urbiche sovrastanti viale della Croce Rossa, dopo i lavori di restauro e consolidamento ad opera della Sopritentenza; era il Capodanno del 2015, e grazie ad un sapiente intervento di valorizzazione mirato a realizzare le migliori condizioni di visibilità e percezione, la città potè ammirare inediti scorci e suggestive visioni della imponente struttura. 

Parliamo di uno dei pochi esempi di fortificazione trecentesca quasi integralmente conservata, tra le cinte murarie più lunghe d'Europa che, dopo anni di obsolescenza, a seguito del terremoto è stata riscoperta divenendo simbolo identitario di rinascita della città. 

Quattro anni dopo, però, le mura si sono 'spente'; non se ne conoscono le ragioni, sta di fatto che in questi giorni non sono illuminate.

Oggi, il camminamento che da Porta Branconia conduce a Porta San Lorenzo - mai inaugurato - appare in balìa dell'incuria; in attesa della realizzazione del passaggio pedonale che consentirà l'estensione del passeggio fino a via Vicentini, i fenomeni di degrado nel tratto già restaurato hanno vanificato parte degli interventi di recupero compiuti finora.

Il sentiero è, in alcuni tratti, quasi del tutto invaso dalla vegetazione, cresciuta fino a coprire il sistema di illuminazione. Sono ben visibili, inoltre, i primi danni da mancata manutenzione, con alcuni tratti della ringhiera spezzati o staccatisi dalla pavimentazione. Anche il sistema di video sorveglianza, non ancora attivo, risulta danneggiato, con una delle telecamere visibilmente inclinata.

L'ultima opera di pulizia risale al 21 ottobre del 2018, allorquando la Compagnia delle Mura, realtà nata su iniziativa di alcune associazioni che hanno sottoscritto con il Comune dell'Aquila un accordo per la custodia e la manutenzione delle mura, organizzò una giornata ecologica per eliminare, in questo tratto, la vegetazione infestante. Tuttavia, il disciplinare di adozione sottoscritto nel 2016 è rimasto, di fatto, lettera morta non essendo ancora stato ufficialmente aperto nessun camminamento esterno.

Eppure, dal 2009 ad oggi sono stati spesi 11 milioni di euro per il recupero dell'intero perimetro delle mura (8 milioni di fondi europei Por-Fesr e tre milioni stanziati con delibera Cipe). Gli interventi di restauro e consolidamento hanno riguardato, oltre al tratto che da Porta Branconia conduce a Porta San Lorenzo, quello che costeggia viale XXV aprile, nei pressi della stazione, ancora in parte cantierizzato. 

Per la riapertura ufficiale dell'intero perimetro, si attende l'avvio dell'ultimo stralcio di lavori, finanziato con una delibera Cipe che ha previsto lo stanziamento di ulteriori cinque milioni. I lavori da fare sono ancora tanti: il restauro della parte a ridosso dell'ex San Salvatore, alcuni interventi nella zona di viale di Collemaggio, la realizzazione di alcuni passaggi pedonali, oltre alla realizzazione degli elementi di valorizzazione, come il sistema di illuminazione che si intende realizzare lungo tutto il perimetro.

Calcolare i tempi di ultimazione è "un vero e proprio terno al lotto", come ha spiegato a newstown l'architetto Antonio Di Stefano della Soprintendenza Unica, in una intervista rilasciata al nostro giornale ad inizio di settembre. I fondi erogati a singhiozzo, insieme ai numerosi ricorsi presentati dalle ditte eslcuse dagli appalti, costringono a spezzettare gli interventi di restauro, compiuti, come nel caso del tratto di mura che sovrasta viale della Croce Rossa, anche a distanza di anni l'uno dall'altro. "Con questi nuovi fondi, i cinque milioni stanziati dall'ultima delibera Cipe, con cui si provvederà anche alla realizzazione di elementi di valorizzazione, si completeranno tutti gli interventi di recupero, compreso quello su via Vicentini, che consentirà di ultimare la camminata che inizia a Porta Branconia. Concluso quest'ultimo stralcio di lavori, le mura verranno ufficialmente aperte, ma non sono in grado di fissare una data", ha precisato Di Stefano. 

Si parla di almeno due anni, ma va usata prudenza trattandosi di un appalto pubblico. Di certo, i ritardi nel completamento delle opere non giustificano la mancanza di una manutenzione programmata, di competenza dell'amministrazione comunale. 

E lo spegnimento del tratto murario che sovrasta viale della Croce Rossa è davvero un brutto segnale, finanche simbolico per la città. 

Ultima modifica il Lunedì, 06 Gennaio 2020 22:42

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