"Piccoli passi avanti nella tutela ambientale del territorio degli 11 Comuni ricompresi nel SIN di Bussi sul Tirino".
A dirlo è il consigliere regionale PD Antonio Blasioli, membro della Commissione Consiliare d'Inchiesta su Bussi.
Spiega Blasioli: "Nel mentre continuiamo a sollecitare la partenza del progetto di bonifica sull'area Tremonti e su quelle 2A e 2B ex Ausimont, ci sono novità in vista anche per l'area dove sorgeva la Montecatini, in località Piano d'Orta, nel Comune di Bolognano. Il 3 febbraio è infatti fissata la conferenza di servizi decisoria che darà attuazione alla richiesta di riperimetrazione del Sin formulata con Delibera di giunta regionale n. 342 del 24 maggio 2018 e precisata con Delibera di Giunta regionale n. 645 del 9 agosto 2018. E' un risultato importante per i comuni del SIN e in particolare per Bolognano, perché non sfugge che comprendere un terreno da bonificare nel SIN finisce per aiutare i Comuni alle prese con la scarsità di risorse economiche, ma anche chi abita la vallata del Pescara che potrà sperare che nelle operazioni in corso siano ricomprese anche queste particelle rimaste fuori".
Novità non del tutto soddisfacenti, tuttavia, che dimostrano semmai quanta poca attenzione ci sia stata su questa vicenda. Se è vero infatti che si accoglie la riperimetrazione del SIN richiesta dal Comune di Bolognano tra il 2017 e il 2018 a 19 mesi di distanza, è altrettanto vero che l'Arta sta continuando a effettuare il lavoro di verifica anche in aree esterne a quelle che saranno ricomprese nel SIN. "E' infatti del gennaio 2019 (esattamente un anno fa), la nota con cui l'Arta comunicava alla Regione 'la presenza di rifiuti pericolosi e non pericolosi all'esterno del perimetro dell'ex impianto produttivo, di riporti storici non assimilabili a terreno, di potenziale contaminazione a carico di terreni e di contaminazione a carico di acque sotterranee al di fuori del perimetro dell'ex impianto produttivo'; la Regione Abruzzo, già con nota del 12 aprile 2019, comunicò al Ministero dell'Ambiente che avrebbe atteso l'esito delle indagini del materiale e avrebbe convocato un tavolo tecnico per un'ulteriore richiesta di riperimetrazione. Non ci risulta tuttavia che da allora la Regione Abruzzo abbia convocato il tavolo tecnico, ma soprattutto è certo che non ha chiesto una seconda riperimetrazione dopo quella richiesta nel 2018, che ora forse ci avrebbe consegnato un SIN riperimetrato definitivamente, ma soprattutto avrebbe garantito misure di emergenza unitarie a tutela della collettività", sottolinea Blasioli.
Manca inoltre dalla Regione Abruzzo una presa di posizione rispetto alla richiesta avanzata con Delibera di Giunta dal Comune di Popoli di ricomprendere nel SIN anche una parte dei terreni posti proprio di fronte alla discarica Tremonti. "Le ragioni di questo ritardo e le motivazioni della mancata richiesta di riperimetrazione del SIN sono oscure e così oggi possiamo dare la massima attenzione alla data del 3 febbraio, come data per la riperimetrazione che non sarà di fatto definitiva per l'area di Piano d'Orta".