Martedì, 14 Gennaio 2020 12:42

Dimensionamento, Ufficio scolastico: "Graduatoria unica per le medie"

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Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha incontrato questa mattina nei suoi uffici a Palazzo Fibbioni il direttore scolastico provinciale, Massimiliano Nardocci, per discutere degli assetti del personale docente e Ata a seguito del nuovo piano di dimensionamento della rete scolastica cittadina.

"Si è trattato di un'ulteriore riunione che ha fatto seguito alla disponibilità manifestata dall'Ufficio scolastico nei giorni delle festività natalizie, durante i quali è emersa la complessità della questione – spiega il sindaco – Il direttore Nardocci ha ribadito la posizione prevista dal contratto collettivo nazionale e che si dovrà procedere alla formulazione di un'unica graduatoria comunale da cui, comunque, è escluso il personale delle scuole dell'infanzia e della primaria. Ho raccolto l'impegno, nel rispetto delle regole attuali, a conciliare le esigenze di rispetto della normativa, prerogative dei docenti e continuità didattica. L'attenzione nei confronti studenti, docenti e personale Ata era e rimane alta", ha assicurato il sindaco. 

Di fatto, lo aveva già spiegato l'assessore al ramo Francesco Cristiano Bignotti che, all'indomani della definitiva approvazione del dimensionamento in Regione, aveva chiarito che "il personale docente nelle scuole dell'infanzia e primaria non subirà variazioni restando legato al plesso, a meno che per volontà del singolo insegnante, cosa sempre possibile come in passato, per cui si potrà garantire la continuità senza problemi". 

Discorso diverso per gli inseganti delle scuole medie dell'Aquila che, al contrario, dovranno sottostare alla graduatoria comunale unica.

Tutto ruota intorno all’interpretazione dell’articolo 18, punto C, del nuovo contratto nazionale integrativo riguardante la mobilità del personale della scuola (docente, educativo e Ata).

Il comma in questione prevede che, in caso di dimensionamento di istituti nella scuola secondaria di I e II livello, “i docenti titolari della scuola soppressa ottengono la titolarità nei nuovi istituti secondo le seguenti modalità: l'ufficio scolastico territorialmente competente, prima delle operazioni di mobilità, sulla base di un'unica graduatoria per singola classe di concorso o posto comprendente tutti i docenti titolari delle istituzioni scolastiche o sezioni staccate coinvolte nel provvedimento di dimensionamento, individua i docenti soprannumerari in rapporto ai posti complessivi derivanti dalla somma degli organici delle istituzioni scolastiche coinvolte. I docenti provenienti dalla scuola o dalle scuole di cui è cessato il funzionamento, non individuati come perdenti posto, verranno assegnati sui posti disponibili nelle istituzioni risultanti dal dimensionamento in ordine di graduatoria ed in base alla preferenza espressa. I docenti delle istituzioni non soppresse individuati come soprannumerari e gli ex titolari della scuola soppressa individuati come soprannumerari usufruiscono della precedenza per il rientro, in fase di mobilità, in una delle scuole oggetto del dimensionamento”.

E l’Ufficio scolastico sta agendo per applicare la graduatoria unica comunale, che è ciò che molti docenti delle medie vorrebbero evitare perché li esporrebbe al rischio di essere “scalzati” da altri insegnanti con punteggi più alti dagli istituti nei quali sono titolari di cattedra e prestano servizio da molti anni.

“Non si tratta solo di difendere dei diritti acquisiti” è il loro ragionamento “ma di tutelare anche i nostri alunni garantendo loro la continuità didattica”. D’altro canto, c’è anche un altro fronte, seppur minoritario, composto da insegnanti che invece la graduatoria unica comunale la accoglierebbero di buon grado, magari perché fino ad oggi hanno insegnato in istituti periferici e desiderano trasferirsi in altre scuole.

Sta di fatto che il fronte del No è deciso ad andare avanti con lo stato di mobilitazione e a mettere in campo forme di protesta anche eclatanti. Nell'immediato, gli insegnanti potrebbero già far partire i ricorsi per impugnare l'atto dell'ufficio scolastico. Ricorsi che potrebbero essere avviati anche dai docenti che invece sono favorevoli alla graduatoria comunale, qualora l'ufficio scolastico dovesse tornare sui suoi passi.

La precisazione di Biondi

"Rispetto alla narrazione fornita da alcuni media locali relativa all'incontro tenuto questa mattina con il direttore dell'Ufficio scolastico provinciale, Massimiliano Nardocci, è necessario precisare che non ho "confermato" alcuna graduatoria unica per i docenti delle scuole secondarie di primo grado. La competenza era e rimane dell'Ufficio scolastico. L'amministrazione si sta facendo, piuttosto, parte diligente per individuare, nel rispetto della normativa vigente, una soluzione ad una questione importante e che garantisca le prerogative di personale docente e Ata e la continuità didattica. Ogni altra ricostruzione è fantasiosa e da ascriversi ad una interpretazione non coerente dei fatti". A dichiararlo è Pierluigi Biondi.

Ultima modifica il Martedì, 14 Gennaio 2020 22:12

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