La psicosi da coronavirus si diffonde anche in Abruzzo.
Ieri, due persone di nazionalità cinese, entrambe di circa vent'anni, si sono presentate spontaneamente, con tanto di mascherine, al pronto soccorso dell'ospedale di Sant'Omero, accusando sintomi influenzali. I due, residenti nella Val Vibrata, hanno raccontato di essere rientrati da poco dalla Cina, dove si erano recati per partecipare ai festeggiamenti del Capodanno. Da Sant'Omero, sono stati trasferiti all'ospedale Mazzini di Teramo, dove sono stati ricoverati nel reparto di Malattie Infettive per la sorveglianza sanitaria. Dal nosocomio teramano è stato infine disposto il trasferimento all’ospedale di Pescara.
"Si è precauzionalmente subito attivato il protocollo previsto per l’epidemia da corona virus" afferma in una nota la asl teramana "Nel momento dell’accesso dei pazienti cinesi, il pronto soccorso di Sant’Omero ha deviato gli ulteriori utenti presso gli altri pronto soccorso della asl di e, dopo il trasferimento dei due cittadini cinesi a Teramo e le operazioni sanificazione dei locali, la situazione è tornata alla normalità”.
Al momento non è possibile avere altre notizie, in attesa dei test previsti in questi casi. Campioni biologici prelevati ai due cittadini cinesi saranno inviati in serata a Roma, presso l’istituto Spallanzani, che effettuerà i test previsti per stabilire l’eventuale presenza di coronavirus.
Anche all'ospedale dell'Aquila è stata attivata la procedura prevista in caso di sospetto coronavirus nei confronti di un bambino di papà cinese e mamma italiana di 4 anni e mezzo. Il piccolo è stato ricoverato nel pomeriggio di ieri nel reparto di Malattie infettive del San Salvatore, in isolamento, con febbre alta.
Stando a fonti ospedaliere, il bambino avrebbe iniziato ad accusare sintomi influenzali qualche giorno dopo il ritorno del papà in Cina, che era venuto a trovarlo all'Aquila come d'abitudine.
A quanto si apprende il bimbo è risultato positivo al test dell'influenza e, d'altra parte, i sintomi sembrerebbero proprio quelli di un normale malanno di stagione, ma la asl ha deciso comunque di approfondire il caso sebbene dall'ospedale filtri un cauto ottimismo. Per sciogliere ogni dubbio bisognerà attendere l'esito degli esami, che sono in corso in collaborazione con l’istituto Spallanzani di Roma