"Siamo alla farsa. Silvio Paolucci è colui che ha abolito i servizi minimi sulla L’Aquila-Roma ed oggi protesta. Il Pd ha sottoscritto il contratto di servizio con TUA escludendo L’Aquila-Roma e oggi protesta".
E' durissimo l'affondo del presidente di Tua, Gianfranco Giuliante, che risponde alla conferenza stampa indetta stamane dal Pd [qui] rispedendo al mittente le proteste sul taglio di alcune corse sulla linea 'L'Aquila-Roma'. "Oggi la ragion del contendere per la nuova cagnara sembra essere la ristrutturazione di 10 corse su un centinaio erogate complessivamente dal trasporto regionale che, così come ad oggi svolto, è costato a Tua, e quindi a tutti gli abruzzesi, più di un milione e mezzo l’anno in deficit (125 mila euro/mese come Paolucci ha diligentemente sottolineato in Commissione Vigilanza). Di cosa stiamo parlando? Di un numero minimo di utenti che contestano corse censite nel 2018 e 2019 con presenze medie giornaliere di 4,9 utenti e di 2,9 utenti (corse che vengono anticipate o posticipate di 15 minuti, non si parte più alle 4:30 o alle 5:00 ma alle 4:45)".
Siamo alla farsa eletta a diritto, la rabbia di Giuliante: "se alle 7/8 persone medie, che viaggiano giornalmente nelle corse oggetto di contestazione (si ripete, anticipate o posticipate di 15 minuti) gli abruzzesi decidessero di regalare 7 macchine, una a persona, la comunità abruzzese risparmierebbe 1 milione e 300 mila euro. Non ci si può prendere in giro, non si può chiedere il rinnovo del parco macchine obsoleto e buttare 1,5 milioni di euro in demagogia. Non si possono chiedere nuove assunzioni e poi decidere che una decina di utenti drenino milioni di euro per non anticipare o posticipare le partenze di 15 minuti".
Si è accusata la TUA di muoversi in una logica ragionieristica. "E’ vero - rivendica Giuliante - il 'paradiso degli eroi' non è dei ragionieri. Ma è altrettanto vero che dopo la “Madia”, governo PD, le aziende pubbliche che vanno in deficit non hanno un bel destino. Allora spiegheranno loro, questi eroi del diritto astratto, alle centinaia di lavoratori che potrebbero perdere il posto di lavoro che con una bella mobilitazione sono riusciti a ripristinare 3/4 corse in perdita su una linea servita da centinaia di corse".
La replica di Donatella Sarra, presidente del Comitato pendolari
"L’intervento del presidente Giuliante in risposta alla conferenza stampa del Pd in cui afferma che anche la precedente Giunta Regionale stava perseguendo gli stessi obiettivi portati a termine dalla Giunta attuale, vuole portare la questione nell’alveo del battibecco politico. Riteniamo che la questione della tratta autostradale L’Aquila/Roma - Roma/L’Aquila debba essere invece una battaglia politica di tutti gli aquilani, indipendentemente dal partito di appartenenza. Il motivo del contendere è se questa sia una tratta vantaggiosa economicamente o meno".
A dirlo è Donatella Sarra, presidente del Comitato pendolari.
"L’abolizione di ben 15 corse effettuata da Tua col nuovo esercizio conferma che le corse in questa tratta autostradale non sono sempre economicamente vantaggiose, per i pendolari aquilani sono invece essenziali, per questo riteniamo che la tratta non possa essere considerata commerciale. Giuliante inoltre, offensivamente definisce come sprechi inutili e 'regali' elargiti ai lavoratori pendolari aquilani, i soldi destinati al diritto alla mobilità pubblica. Vorremmo sapere dunque che definizione darebbe all’approvazione di alcune spese di dubbia utilità da parte dell’attuale giunta regionale come ad esempio il ripristino dei rimborsi per le trasferte istituzionali del Presidente Regionale e dei suoi assessori che erano state abolite nel 2015 e le riduzioni fiscali del 30% sulle tasse universitarie per i parenti dei dipendenti regionali".
Dalle dichiarazioni del presidente di Tua è evidente che neanche lui conosce con precisione il numero reale dei pendolari che usufruiscono delle corse, "considerato che prima parla di presenze medie giornaliere di 4,9 e di 2,9 utenti e poi fa riferimento a 7/8 persone che viaggiano giornalmente. Ecco perché riteniamo necessario che TUA renda pubblici i RAPPORTI DI CONTROLLERIA che sono gli unici che danno la misura esatta degli utenti presenti sui mezzi delle varie corse: il sistema delle prenotazioni è inesatto in quanto abbiamo già sottolineato infinite volte che la maggior parte dei pendolari non si prenotano e inoltre non tiene conto dei passeggeri occasionali che acquistano il biglietto a bordo. Fermo restante l’inaccettabilità del prossimo taglio drastico delle corse, i pendolari aquilani sono sempre stati disponibili a valutare un’ottimizzazione di un servizio per loro essenziale ma non vogliono subirne passivamente la riduzione per un mero obiettivo economico".