Lunedì, 10 Febbraio 2020 18:49

L'Aquila, Cgil denuncia: "Il Comune insensibile ai bisogni delle fasce deboli". Bignotti replica: "Attacco infondato"

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"Il 25 maggio del 2017 le organizzazioni sindacali Cgil, Spi Cgil, Uilp Uil, Fnp Cisl, siglarono un accordo sul Piano Sociale di Ambito Distrettuale 2017-2018 con l'allora assessore alle Politiche Sociali del Comune dell'Aquila, Emanuela Di Giovanbattista, che, tra l’altro, prevedeva di monitorare l’andamento dell’attuazione del Piano Sociale di Ambito attraverso incontri semestrali di verifica. Con la Legge di Stabilità Regionale 2019, la Regione Abruzzo, e di conseguenza anche il Comune dell’Aquila, ha prorogato il Piano Sociale Regionale 2016-2018. Dal momento che non è previsto che gli accordi cambino con le Giunte, nel corso del 2019 le orgnizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo hanno ripetutamente richiesto all’attuale assessore alle Politiche Sociali Bignotti (sia in modo informale che con comunicazioni ufficiali tramite la Posta Elettronica Certificata) le verifiche previste senza avere alcun riscontro. Tale atteggiamento non è un caso isolato. Anche in altre occasioni il Comune sollecitato su temi inerenti problematiche che ricadono sulle fasce più deboli della cittadinanza ha dimostrato scarso interesse al confronto".

A denunciarlo è Egidio Pezzuto, della segreteria provinciale della Spi Cgil dell'Aquila, che spiega come la vigente normativa - Legge 328/2000 e Legge Regionale 22/98 – regoli "in modo puntuale la stesura e la applicazione dei Piani Sociali Regionali e di Ambito Distrettuale. I Piani Sociali - aggiunge il sindacalista - sono tesi a realizzare il principio Costituzionale (art.2, 3 e 38) che intende "assicurare alle persone ed alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali”. Le normative attuative di tali Piani, prevedono la concertazione con le Parti Sociali, la firma dei verbali dei confronti preparatori e delle verifiche in corso d’opera dell’applicazione delle misure previste".

"Gli anziani - prosegue Pezzuti - sono ricompresi spesso negli strati della popolazione più esposti agli attacchi della crisi sia per il bisogno di una sanità pubblica efficiente che per problemi più direttamente riconducibili alla sfera economica".

"L’atteggiamento pilatesco di chi nasconde la polvere sotto il tappeto non è il metodo migliore per migliorare le situazioni precarie. Il bene dei cittadini dell’Aquila si persegue ascoltando e confrontandosi con chi quotidianamente è a contatto con le situazioni più disagiate. Altrimenti bisognerebbe ammettere che il riferimento prioritario di questa amministrazione siano gli strati più abbienti o le applicazioni delle indicazioni dei partiti di provenienza", conclude il sindacalista.

La replica di Bignotti: "Attacco personale e infondato

"Rigetto al mittente, nella forma e nei contenuti, quanto apparso sulla stampa locale nella giornata di ieri a firma di Egidio Pezzuto (Cgil), sottolineando che le sue affermazioni si configurano come un attacco diretto e personale nei miei confronti, condito con osservazioni infondate e fuorvianti, privo di sostanza e pieno di inesattezze".

L'assessore alle politiche sociali del Comune dell'Aquila, Francesco Cristiano Bignotti, replica alle affermazioni di Pezzutto sottolineando che "già il 5 giugno 2019 - si legge nella nota diffusa da Bignotti - ho incontrato personalmente tutte le sigle sindacali negli uffici del settore Politiche per il Benessere della Persona in Viale Aldo Moro (era presente anche il sig. Pezzuto), in una riunione in cui ho illustrato dettagliatamente il rendiconto del piano sociale, sia nella forma che nella sostanza, trasmesso pochi giorni prima alla Regione Abruzzo. In quella sede, nessuna criticità era stata rilevata dai presenti".

"Sempre in tale incontro - prosegue - dissi che sarebbe stato opportuno aggiornare la riunione in seguito alle eventuali comunicazioni sulla proroga del piano sociale, per un'ulteriore annualità, da parte della Regione Abruzzo, comunicazione pervenuta a metà del mese di dicembre".

"A ciò aggiungo che sabato 1 febbraio (e cioè pochi giorni fa), durante l'inaugurazione della nuova sede del centro sociale anziani San Francesco-Torrione, in cui era presente anche il sig. Pezzuto tra gli ospiti invitati, ho informato pubblicamente che a metà febbraio avrei convocato nuovamente le sigle sindacali. Evidentemente la buona educazione e la gentilezza in questo ambiente non sono gradite".

BIgnotti ricorda quindi ciò che è stato fatto in questi anni a sostegno delle categorie più fragili di questa città. "Le cose fatte sono tante e ci vorrebbe un tempo lunghissimo per enunciarle tutte, ma è bene ricordarne alcune: oltre 500 alloggi messi a disposizione con 8 avvisi pubblici rivolti, tra gli altri, a famiglie con isee da 0 a 12mila euro, separati e divorziati, nuclei monoparentali, giovani coppie, coppie con figli, persone singole, insomma categorie con redditi annui lordi molto bassi. Previste premialità per ragazze madri, disabilitá ed altro. E poi, la realizzazione della 'Casa degli affidi e delle adozioni', il progetto per contrastare le truffe agli anziani 'Essere sicuri insieme', il progetto Familycare per i cargiver, Abruzzo Include, che ha dato lavoro per 6 mesi ad oltre 100 persone in difficoltà, il 'Dopo e Durante di noi' che è ormai in dirittura di arrivo dopo un lungo percorso, avvisi pubblici per i fondi 'Vita Indipendente', Bonus Economico annuale erogato ad oltre 500 nuclei familiari con isee da 0 a 6mila euro, e così si potrebbe continuare a lungo".

"L'ascolto sul territorio è quotidiano capillare - aggiunge l'assessore - e su ogni settore delle politiche sociali: incontri con i cittadini, con le associazioni, incontri pubblici, convegni. Ad esempio, solo sulla tematica del cosiddetto 'anziano fragile' negli ultimi mesi ho partecipato a diversi convegni, uno dei quali organizzato proprio da una sigla sindacale. Forse che qualcuno pensa che l'ascolto si debba fare solo con alcune realtà e al chiuso delle stanze dell'amministrazione?"

"Leggendo la sterile e infondata polemica del sindacalista si evince anche molta confusione: si parla di servizi agli anziani senza specificare che per le persone con età superiore a 64 anni è l'Istituzione Centro Sociale per Anziani (Icsa) ad erogare i rispettivi servizi, si parla di sanità per gli anziani senza precisare che i comuni italiani non erogano servizi sanitari e che bensì sono le Asl territoriali a farlo, si utilizzano termini dal significato figurato, buttandoli là nel mucchio e non comprende con quale intento".

Bignotti annuncia la pubblicazione, a breve, di "un nuovo avviso pubblico destinato proprio alle fragilità sociali per l'assegnazione di alloggi del progetto Case e Map, così come deliberato a gennaio da questa amministrazione comunale".

"Mi sono permesso di illustrare i fatti, concreti e incontrovertibili. Lascio volentieri ad altri le esternazioni senza senso - conclude - non suffragate da alcunché".

Ultima modifica il Martedì, 11 Febbraio 2020 12:23

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