Giovedì, 27 Febbraio 2020 21:19

Coronavirus, confermata positività del 'paziente uno abruzzese'. Vertice a Pescara con Marsilio e Verì: "Nessun focolaio in Abruzzo"

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Il secondo test eseguito dall’Istituto Spallanzani di Roma ha confermato la positività al Covid 19 del paziente brianzolo arrivato in villeggiatura a Roseto degli Abruzzi.

L’uomo è ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Teramo.

Al momento, dunque, in Abruzzo si registra ufficialmente il primo caso. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione

Nel pomeriggio si è tenuta la riunione del Comitato ristretto dei sindaci per la sanità convocata da Gianguido D'Alberto nell'ambito del tavolo unico coordinato dalla Prefettura, alla presenza dei primi cittadini della provincia di Teramo e delle massime istituzioni regionali, provinciali e locali, per fare il punto sulla situazione.

Il servizio di Epidemiologia e Igiene pubblica della ASL di Teramo ha rimesso alla Direzione generale la relazione inerente la mappatura di tutti gli spostamenti del cosiddetto 'paziente 1 abruzzese', che sono avvenuti esclusivamente all’interno del territorio comunale di Roseto degli Abruzzi e solo per due giornate, prima dei sintomi della malattia. "Sono state rintracciate anche le singole persone con cui il paziente avrebbe potuto avere contatti all’interno del ristorante dove ha cenato un’unica volta e all’interno del bar dove si è recato, anche in questo caso, un’unica volta", chiarisce D'Alberto.

I contatti così rintracciati sono stati già sottoposti a sorveglianza sanitaria e, al momento, nessuno presenta sintomi che possano far pensare ad un eventuale contagio, così come asintomatici restano anche i familiari più stretti del paziente, che rimangono comunque in isolamento fiduciario nella loro abitazione di Roseto. Migliorano, peraltro, anche le condizioni cliniche del 'paziente 1' che non ha più febbre.

L’Assessore Nicoletta Verì ha informato i presenti delle misure di prevenzione ulteriori che la Regione sta mettendo in campo, nell’ipotesi di possibili nuovi casi di malattia: postazioni di pre-triage all’interno di tende pneumatiche posizionate all’esterno degli Ospedali principali in modo da evitare il transito di eventuali pazienti a rischio all’interno dei Pronto Soccorso; aumento del numero dei letti nel reparto di Malattie infettive dell’Ospedale di Pescara dove è stata allestita anche una camera a pressione negativa che possa ospitare i casi più gravi.

Anche l’Ing. Silvio Liberatore, Dirigente della Protezione Civile Regionale si è detto molto rassicurato dal fatto che siano stati già tracciati tutti gli spostamenti del 'paziente 1' che, di fatto, descrivono una situazione fortemente circoscritta, confermando così l’Abruzzo una regione “fuori cluster”.

"La riunione, decisamente proficua dal punto di vista della condivisione delle informazioni più recenti - aggiunge D'Alberto - ha prodotto soprattutto il grande risultato di aver potuto condividere tra i sindaci una linea comune di comportamento".

Alla luce delle informazioni ufficiali, degli aggiornamenti e degli approfondimenti epidemiologici comunicati dalla Regione Abruzzo, dalla ASL e dalla protezione civile regionale le scuole sono e restano chiuse solo a Roseto (sia le comunali, sia le provinciali). "Ovviamente la situazione è in continua evoluzione e potrebbe modificarsi velocemente, con conseguenti ulteriori decisioni che, via via, verranno definite e comunicate, ma gli elementi emersi stasera sono rassicuranti e chiarificatori e consentono a tutti, per il momento, una maggiore tranquillità", conclude D'Alberto.

Vertice a Pescara con Marsilio e Verì: "Nessun focolaio in Abruzzo"

“Nonostante il caso accertato a Roseto, l’Abruzzo non vedrà mutata la sua classificazione di ‘regione senza cluster’, in quanto il contagio è stato esterno e non c’è alcun focolaio del virus sul nostro territorio regionale”.

Lo ha detto il presidente della Regione, Marco Marsilio, aprendo con l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, la riunione convocata questa mattina a Pescara, a cui hanno partecipato i consiglieri regionali, alcuni sindaci e parlamentari, rappresentanti delle prefetture, delle Asl e della Protezione Civile.

“La nostra Regione – ha aggiunto il presidente – non adotterà alcuna iniziativa difforme da quanto previsto dalle linee guida nazionali e proprio per questo non ci sarà, al momento, alcun provvedimento di chiusura di scuole o di uffici pubblici, in linea con le indicazioni del Ministero della Salute e del Commissario di Governo. E’ nostro dovere combattere sì il contagio dall’infezione, ma anche e soprattutto il contagio dalla psicosi”.

L’assessore Verì ha confermato che c’è massima attenzione sulla gestione di ogni singola segnalazione, ricordando, però, che fino ai risultati delle controanalisi dell’Istituto Spallanzani di Roma, non si può parlare di caso accertato.

“Per la diagnosi certa – ha sottolineato – ci atteniamo a tutti i protocolli nazionali, ma per far fronte a un possibile aumento delle richieste di test nel laboratorio regionale di riferimento a Pescara, abbiamo aumentato la capacità di analisi dei campioni a 80 tamponi al giorno, a fronte dei 25 che potevano essere processati nei primi giorni dell’emergenza”.

L’assessore ha poi annunciato che per domani è fissata una riunione del Crea, il comitato regionale emergenze, per coordinare le attività dei pronti soccorso e soprattutto per individuare il presidio ospedaliero che si farà carico – eventualmente dovesse insorgere una necessità di questo tipo – dei casi di pazienti contagiati che avessero bisogno del ricovero in rianimazione. Ha inoltre spiegato che sono in corso le procedure per l’attivazione di un numero unico regionale per l’emergenza, da affiancare al numero nazionale 1500.

Dai dati trasmessi questa mattina dalla Regione alla Protezione Civile, emerge che in Abruzzo sono stati eseguiti finora 37 test per il Covid: di questi 33 sono risultati negativi, 1 positivo, mentre 3 sono in corso.

Ultima modifica il Venerdì, 28 Febbraio 2020 13:22

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